Il bene è stato confiscato alla mafia nel 1997 e destinato a vari progetti di inclusione
Lo scorso lunedì 26 febbraio 2024 una delegazione dell’associazione Libera contro le mafie, composta da Gaetano e Lucia, accompagnati da alcuni studenti del Collegio del Mondo Unito dell’ Adriatico onlus di Duino (Trieste), hanno visitato la fattoria Crocevia di Nepi, in provincia di Viterbo, bene confiscato alla mafia nel 1997. Il collegio è una scuola indipendente e un movimento internazionale che riunisce studenti con lo scopo di promuovere la pace e la cooperazione internazionale.
Ad accoglierli Francesco Crocco, Andrea Baccetti e tutta la famiglia di Crocevia, i quali hanno raccontato agli ospiti il lungo percorso e soprattutto la grande sfida nel gestire, con le cooperative Alicenova, Fattorie Solidali e Gea, ettari di terreno segnati dall’abbandono e dalla criminalità.
“Nel 2015 abbiamo preso in gestione questo posto – ha detto Baccetti di Alicenova – e creato un luogo per percorsi di autonomia abitativa e di inclusione e laboratori di artigianato e agricoltura sociale. Con l’ASD Impronte abbiamo inoltre realizzato uno spazio per attività con i cani”. Francesco Crocco di Fattorie Solidali, nel mostrare le foto di quello che era il bene prima di avere una seconda vita, ha aggiunto: “Ci siamo trovati di fronte a una quantità incredibile di amianto e natura incolta, è stato un lavoro dispendioso e faticoso ma abbiamo agito con determinazione affinché questo posto potesse diventare di tutti”.
Oggi la fattoria Crocevia è un luogo dove la legalità ha vinto. Gaetano e Lucia di Libera, che hanno percepito la forte volontà di riscatto, hanno sottolineato rivolgendosi particolarmente ai ragazzi, che Crocevia è un esempio di come un bene confiscato alla criminalità organizzata sia stato trasformato in patrimonio della collettività dal grande valore sociale.