Si è tenuto sabato 10 febbraio, nella splendida cornice di Palazzo Pamphili a Valmontone, il periodico incontro delle Università Agrarie del Lazio su impulso di ARUAL, l’Associazione regionale che riunisce gli enti esponenziali del Lazio.
Tema principale della riunione è stata ancora una volta la legge 168/2017 (Norme in materia di domini collettivi), con spunti, riflessioni, interpretazioni da condividere, in modo da uniformare per quanto possibile le modalità di gestione di Enti tanto importanti quanto appetiti dalla politica affarista.
Alla presenza del Commissario agli Usi Civici Perinelli e del Consigliere Regionale Cera, il Presidente dell’Arual Marcello Marian e l’Avvocato Athena Lorizio hanno risposto ai quesiti posti dai tanti intervenuti e dato indicazioni puntuali attraverso sentenze, leggi ed esperienze positive di gestione raccolte nelle diverse regioni dove esistono le proprietà collettive.
Molto interessante anche l’intervento del dott. Digiovannantonio, dell’Agenzia Regionale ARSIAL, che ha mostrato come attraverso l’analisi dei dati relativi all’avanzare del bosco a scapito di seminativi e di pascoli collettivi, stia cambiando il modo di fare agricoltura nella nostra Regione, con tutto ciò che ne consegue in termini di perdita di biodiversità, di habitat tutelati dalla Rete Natura 2000 e rischi di infrazione in ambito europeo.
Un mondo complesso quello degli usi civici, che qualcuno vorrebbe abolire nel nome della semplificazione, ma che ARUAL e gli Enti esponenziali continuano a difendere, perché come riconosciuto dalla stessa legge 168 del 2017, il demanio collettivo ha valore di patrimonio intergenerazionale.
Molti i soggetti presenti tra le Università Agrarie del Viterbese, tra cui Blera, Oriolo Romano e Monteromano.
TRL