Ieri il governo italiano ha dichiarato lo stato di emergenza per affrontare gli arrivi di persone straniere. La realtà è che non ci troviamo in una situazione tale da giustificare questo provvedimento, e che semmai il problema è la mancanza di una politica razionale di programmazione in grado di gestire un fenomeno non transitorio.
Come sottolinea Filippo Miraglia, Responsabile Immigrazione Asilo e Antirazzismo di Arci Nazionale «la programmazione manca da anni, nonostante la legge obblighi il governo, segnatamente il Viminale, a farla. In assenza di volontà di programmare e di distribuire in maniera intelligente e adeguata le persone in cerca di protezione sul territorio nazionale, meglio ovviamente dichiarare l’emergenza e scaricare su altri la propria incapacità. La “destra destra” è convinta forse in questo modo di distrarre l’opinione pubblica e di risolvere i problemi interni alla maggioranza. Continueranno per tutti questi cinque anni a fare i propri interessi e non quelli del Paese?»
Arci Viterbo ricorda ancora una volta che le migrazioni e le richieste di protezione internazionale da parte di persone straniere non sono fenomeni emergenziali ma una realtà che deve essere gestita al di fuori della drammatizzazione che questo governo, come altri in passato, ha scelto per portare avanti la retorica dell’invasione.
Arci Comitato Provinciale Viterbo