Katia Ricciarelli al Teatro dell’Unione per la conferenza di presentazione del Concorso lirico internazionale Fausto Ricci, di cui presiede la prestigiosa giuria. Al suo fianco Katia Scardozzi, assessore alla promozione e alla valorizzazione delle tradizioni e della cultura locale, Giuliano Nisi e Fabrizio Bastianini, direttore organizzativo e direttore artistico del premio, Vincenzo Ceniti, console Touring Club Viterbo, i giurati Maria Chiara Camponeschi (produttrice artistica), Sabino Lenoci (L’opera International Magazine), Paulo Esper (direttore Teatro San Paolo del Brasile) e Francesco Andolfi (teatro San Carlo Napoli), ed infine Paolo Cannone, Lions Club Viterbo, e Andrea Vergati, Fondazione Carivit.
A fare gli onori di casa Katia Scardozzi, lieta di accogliere nel magnifico teatro viterbese le giovani voci in concorso: “Un concorso lirico al quale ogni anno partecipano grandi talenti. Un concorso che parte da Viterbo, in onore di un suo illustre cittadino. Un evento che porta in città giovani provenienti da diverse parti del mondo e gran parte dei vincitori sono oggi apprezzati in ambito internazionale. Un evento che richiama in città artisti come Katia Ricciarelli a presiedere la giuria che decreterà il vincitore. Grazie agli organizzatori che da dodici edizioni si impegnano in un concorso che porta lustro alla città, rende onore a un suo caro figlio del secolo scorso, contribuendo ad avviare una prestigiosa e ambiziosa carriera per tanti giovani artisti”.
Dodicesima edizione per un premio sempre in crescita, come confermato da Giuliano Nisi, nella doppia veste di direttore e presidente Associazione XXI secolo, che produrrà l’opera insieme a Maria Chiara Camponeschi Music & Arts Production: “Una manifestazione nata per gioco sta diventando uno dei concorsi internazionali più importanti, con ragazzi che vengono da ogni parte del mondo, perché partecipare è diventato un vanto, specie per i grandi nomi che li ascoltano e giudicano. Importante ricordare la figura di Fausto Ricci, non solo baritono ma soprattutto docente, autore del libro ‘Come si canta’, che la figlia Gloria ha custodito e vedremo di diffondere in varie lingue – ha confidato Nisi, che è poi passato ai dettagli del concorso -. I concorrenti partecipano non solo per vincerlo ma anche per debuttare nell’opera che sarà prodotta, in questo caso La Bohéme. Dopo aver sostenuto le semifinali i cantanti sono rimasti 22 ed oggi si sceglieranno i 10 finalisti che domenica si contenderanno le borse di studio a nome del Comune di Viterbo, Fondazione Carivit e Lions Club Viterbo. Dallo scorso anno l’associazione Vetus Urbs dona ai vincitori un libro dello storico Cesare Iacoponi, che siano di ricordo per la città. Aspettiamo una grande presenza di pubblico per la finale di domenica con ingresso gratuito, sia prenotando alla mail del concorso che arrivando direttamente al teatro”.
Un borsa di studio viene assegnata dal Lions Club Viterbo, con il presidente Paolo Cannone: “Il premio Ricci è un’idea diventata progetto ed ora cammina da solo, e il nostro scopo di promuovere il territorio rende giusta la partecipazione, specie quando c’è la musica che è linguaggio universale”. Parole condivise della Fondazione Carivit, rappresentata da Andrea Vergati: “Non possiamo che essere presenti ad un’iniziativa di questo genere, per la serietà con cui questo concorso tradizionalmente si svolge, premiando concorrenti che poi iniziano una carriera che dimostra il loro valore. In questo modo promuoviamo la professionalità degli artisti nei loro inizi, quando hanno necessità di palcoscenici e manifestazioni, a maggior ragione per un evento dedicato ad un nostro concittadino che ha dato lustro alla città, che oggi così acquista promozione”.
E’ il maestro Fabrizio Bastianini a raccontare il lavoro della giuria: “Siamo fieri del risultato raggiunto da questo premio e grazie a tutti, specie Katia Ricciarelli che non è solo artista ma persona eccezionale, in grado di farci sentire a casa nostra. Da sempre pensiamo a questi ragazzi nell’avvio di una carriera delicata, facendoli stare a proprio agio con serenità, merito di tutti i giurati”.
Un concorso nato nel 2012 da una conferenza del Touring Club voluta per recuperare la figura di Fausto Ricci, come ha ricordato il console di Viterbo, Vincenzo Ceniti: “Prendiamoci cura dell’Italia è lo slogan del Touring club che ben spiega l’impegno e il nostro contributo su un’arte diventata patrimonio immateriale Unesco”.
In chiusura la parola ai giurati, con il loro importante bagaglio d’esperienza nel “bel canto” a partire da Maria Chiara Camponeschi: “Sarò coproduttrice con l’associazione XXI secolo de La Traviata quest’anno e La Bohéme il prossimo, dirette da Davide Garattini Raimondi e i costumi di Danilo Coppola, inoltre assegnerò una borsa di studio ad un candidato che riterrò meritevole”, seguita da Sabino Lenoci: “Mi onoro di aver consigliato a Pavarotti di produrre la Bohéme, perfetta per lanciare giovani voci, ritenendo fondamentale non solo la borsa di studio ma soprattutto il debutto sul palco. Nicoletta Mantovani domani sarà qui e con Katia sceglieremo i protagonisti. Abbiamo sentito tanti talenti, ragazzi speranzosi di vincere ma soprattutto felici di confrontarsi con colleghi e la giuria, presieduta da Katia Ricciarelli, che ha una dedizione assoluta verso i giovani. Abbiamo una miniera d’oro sotto di noi e non siamo in grado di sfruttarla, specie con il talento dei giovani. Per loro ho già pensato al Viterbo Music Festival, un progetto pronto per portare tutte le arti nel corso dell’anno per poi esibirsi nella bellissima piazza San Lorenzo”. Un invito assolutamente da accogliere, come precisato da Katia Ricciarelli: “I giovani necessitano di occasioni, anche io vinsi il concorso Aslico e debuttai con Bohéme nel 1969; già allora capirono che ai giovani non serve la borsa di studio ma il debutto, cantando un’opera intera e sperimentando la capacità di affrontare il lavoro. Questo teatro è bellissimo e chi sarà scelto nella produzione capirà cosa vuol dire vivere l’opera nel vero senso. E’ questa l’operazione straordinaria. Dal 1991 mi sto dedicando ai giovani, notando un buco generazionale pazzesco, basti vedere che sono pochi che arrivano alla Scala e spesso vanno all’estero a far carriera. Sono a caccia di un teatro, anche piccolo, che sia in grado di farli provare ed avere la possibilità di dare spazio ai giovani”.
Progetti importanti che nascono nel contesto di un premio che di giovani ne ha lanciati tanti, praticamente tutti i vincitori delle precedenti undici edizioni. Domenica 13 ottobre alle 17.30, con ingresso gratuito, il pubblico viterbese potrà assistere alla fase finale con i dieci selezionati nel pomeriggio odierno, e mentre la giuria sceglierà i vincitori, conoscere ed ascoltare le parti assegnate ne La Bohéme che sarà prodotta nel 2025 come tributo a Luciano Pavarotti. Per chi fosse interessato a prenotare il posto gratuito è consigliato inviare una mail a premioricci@gmail.com, nella giornata di domenica sarà possibile entrare liberamente fino ad esaurimento dei posti a disposizione.
Il premio Fausto Ricci si svolge grazie al patrocinio e contributo del Comune di Viterbo, assessorato alla Cultura, Ministero della Cultura, Regione Lazio, Fondazione Carivit, Ance, Maria Chiara Camponeschi Music & Arts Production, Avam, Lions Viterbo, Touring Club, l’Associazione Internazionale Culturale Musicale Ettore Bastianini e L’opera international magazine.