Riceviamo e pubblichiamo – Non basta per gli allevatori di equini, che siano asini o cavalli, essere tra i più vessati dalla burocrazia e dalle tassazioni ingiustificate su esami e adempimenti obbligatori per legge, come l’anemia infettiva (che arriva a costare quasi 15€ per capo, a cui bisogna aggiungere anche l’intervento del proprio veterinario) o la stampa del passaporto di riconoscimento dell’animale (per cui non sono sufficienti 50€).
Da un paio di settimane, a Viterbo, l’Istituto Zooprofilattico, che si occupa delle valutazioni sanitarie sui campioni organici, è isolato dal mondo. E avere informazioni sullo stato degli esami sui campioni condotti in istituto, nell’epoca di “Internet veloce”, è praticamente impossibile. Infatti un guasto alla linea telefonica ha praticamente isolato gli uffici dell’istituto dal mondo da ormai due settimane, con ritardi nelle comunicazioni agli utenti che, per avere notizie utili a rapportarsi con i clienti interessati all’acquisto dei loro capi (che devono essere indenni da malattie) sono costretti a recarsi in sede da ogni paese della provincia. Auspicando una rapida soluzione del problema con il gestore del servizio di telefonia, sarebbe sufficiente che l’Istituto metta a disposizione un numero di cellulare, al costo di pochi euro al mese, per fare fronte, almeno, alle comunicazioni e alle richieste più urgenti.
L’eccesso di burocrazia e l’iniquità delle tasse, se supportate da risposte rapide, avrebbero almeno un sapore meno amaro.