Abbiamo incontrato ed intervistato Francesco Scoponi di Montefiascone, in arte BabboBud, un personaggio della Tuscia sempre più conosciuto dai giovanissimi e dalle loro famiglie. Gli abbiamo posto alcune domande per conoscere meglio la sua storia.
OCCHIOVITERBESE – Come nasce la tua passione per Babbo Natale?
Francesco Scoponi – Tanti anni fa, fine anni ’90, quando mio padre si trovava ricoverato al Gemelli, sbagliai piano e andai nel reparto di oncologia pediatrica ho visto all’opera i “clown di corsia” a contatto con i bambini malati…
Ho sostenuto i clown per diversi anni, poi un giorno, vestito da Babbo Natale, andai in una casa famiglia.
Mi colpì in modo particolare una bambina, Stella, che, alla fine dell’incontro, si aggrappò alla mia gamba perché non voleva andassi via. Quel gesto mi strinse il cuore e compresi l’emozione e la felicità di quei bambini.
OV – Cosa rappresentava il Natale per te, da piccolo?
FS – Dopo l’incontro con Stella, mi fermai a riflettere sulla fortuna che ho avuto da bambino per aver trascorso tanti natali felici in famiglia. Era un momento gioioso trascorso con i cuginetti, con la nonna che ci cuciva calza di lana… e poi i giochi, i dolci… quell’atmosfera veramente magica!
OV – E’ nato così BabboBud?
FS – Sì. Quella bambina mi ha dato la giusta motivazione. Ho deciso quindi di rimettere quei panni per donare quella gioia che provavo anche io da piccolo.
OV – Perché “BabboBud”?
FS_ Un’altra mia grande passione è sempre stato Bud Spencer. Alla sua scomparsa ho dato vita a questo personaggio, “Babbo Bud“, che idealmente unisce la generosità di Babbo Natale alla fisicità del “gigante buono” in cui mi rivedo molto.
I bambini avevano bisogno di un altro gigante Buono. Babbo Natale è come un personaggio interpretato da Bud Spencer, Bulldozer: Non si ferma davanti a niente.
OV – Con il tempo il tuo alter ego è diventato sempre più famoso nella nostra zona… come hai fatto?
FS – Grazie a varie collaborazioni, tra cui il Regno di Babbo Natale a Vetralla che mi ha permesso di indossare quei panni tutti i giorni per molte settimane all’anno, e alla partecipazione a molti eventi di beneficenza e raccolta di giocattoli, vestiti e materiali utili, Babbo Bud è diventato sempre più noto tra i bambini e le loro famiglie.
Anche i social networks mi hanno permesso di raggiungere molte persone con i miei messaggi.
OV – Ti affianca qualcuno nei tuoi progetti?
FS – Non sono solo, ma opero in collaborazione con psicologi per sostenere ragazzi e famiglie nell’affrontare problematiche quotidiane.
Do dei consigli su come comportarsi ed arrivare al Natale gestendo disturbi dell’alimentazione o del comportamento, problemi di salute anche molto gravi, ragazzi “speciali” affetti da autismo o sindrome di Down… Per comunicare con i bambini occorre un metodo e una sensibilità particolare.
OV – Quale è il tuo attuale impegno?
FS – Ultimamente ho preso a cuore la lotta contro il bullismo: da piccolo fui bullizzato, poi reagii e mi sentii fortissimo, ma in realtà mi ero trasformato in uno di loro. Creai disagio verso altri ragazzi. Crescendo ho capito quanto male ho arrecato a quei ragazzi che mi avevano incontrato sulla loro strada.
Me ne pento sinceramente e anche per questo cerco di aiutare chi oggi è vittima di altri bulli e far capire a chi non rispetta gli altri quanto questo sia dannoso e pericoloso.
Il progetto si è ampliato ed ho iniziato una collaborazione attiva con vari istituti scolastici del Lazio, non solo a Viterbo, ma anche con varie scuole di Roma.
Stiamo girando inoltre dei video tutorial, con consigli di alcuni insegnanti, simulando quello che può accadere nelle classi e come comportarsi in certe situazioni.
OV – Uscendo un po’ dalla righe, chiediamo a BabboBud della sua vita privata…
FS – “A chi mi chiede della storia con la Befana, rispondo smentendo tutto. Sono single”.
La comparsa di BabboBud è prenotabile al numero 335.847.5885 o tramite email: babbobud@uaipec.it
Pagina Facebook di BabboBud
Profilo Instagram di BabboBud
Alessia Satta