Il primo di luglio u.s., il maresciallo Pierluigi Tusiano, 42 anni, originario di Foggia, ha assunto il comando della Stazione Carabinieri di Faleria.
Nominato carabiniere effettivo al termine del 117° corso, nel 2005, ha poi raggiunto il grado di Appuntato e, nel 2017, è stato promosso al grado di Vice Brigadiere frequentando il 22° corso Brigadieri mentre, nell’anno 2021, ha frequentato il 3° corso Allievi Marescialli presso Scuola di Velletri assumendo, al termine, il primo incarico nel grado di maresciallo quale Comandante della Stazione di Casalnuovo Monterotaro, in provincia di Foggia.
Nel corso della qualificante carriera, il maresciallo Tusiano ha prestato servizio presso il 7° Reggimento Carabinieri “Laives”, e poi quale addetto ai Nuclei Operativi di Sellia Marina, Vico del Gargano e Cerignola, e presso le Stazioni di Lesina e, appunto, Stazione Casalnuovo M.ro, ultima sede di servizio prima di approdare nella Tuscia.
Il sottufficiale è in possesso di numerose abilitazioni e specializzazioni tra cui la certificazione per il pilotaggio di droni in operazioni critiche, l’abilitazione alla guida d’emergenza per auto e motoveicoli e varie certificazioni in ambito investigativo e forense, oltre alla conoscenza della lingua francese.
Le competenze e l’esperienza maturata negli anni di servizio gli sono valse anche diverse ricompense per particolari meriti ottenuti nell’attività d’istituto tra cui, nel 2013, un encomio solenne per la cattura di un pericoloso latitante, inserito nella lista dei 10 più pericolosi d’Italia ed un secondo encomio solenne, nel 2023, per aver salvato la vita a due donne disabili intrappolate in un’abitazione invasa dal fuoco, azione di coraggio per la quale è stato proposto per il conferimento della Medaglia d’argento al Merito Civile.
Nel corso del servizio precedentemente prestato nell’Esercito Italiano dall’anno 2001 sino all’arruolamento nella “Benemerita”, in qualità di specialista presso il 10° Rgt Genio Guastatori di Cremona, ha inoltre svolto delicate missioni all’estero in teatri operativi critici quali il Kosovo, nel 2002, e la Macedonia nell’anno 2005.