È già arrivato alla sua quarta edizione il Festival Paesaggi dell’Arte quest’anno, curato dall’Assessorato alla Cultura, con il contributo della Regione Lazio e della Fondazione Carivit. Uno degli appuntamenti che animano l’estate tarquiniese, tanto che per l’edizione 2024 la rassegna si è aggiudicata un contributo di 25.000 euro proprio dalla Regione Lazio, arrivando prima in graduatoria, ex aequo con altri due progetti, in un bando regionale destinato al sostegno di progetti volti alla valorizzazione del patrimonio culturale attraverso lo spettacolo dal vivo.
Obiettivo del bando è appunto la promozione del patrimonio artistico, architettonico, archeologico, monumentale e storico laziale attraverso attività di spettacolo dal vivo come il teatro, la musica e la danza. Una rassegna culturale, quella di Paesaggi dell’Arte, che si muove proprio in questo senso: promuovendo eventi musicali, teatrali e di danza ricercati e raffinati, tutti incastonati nei principali siti storici ed archeologici di Tarquinia,
È stata l’intuizione di un prezioso connubio tra la scelta di luoghi evocativi ed echeggianti di storia, come la Necropoli dei Monterozzi, il maestoso tempio dell’“Ara della Regina” o le splendide architetture medievali di S. Maria in Castello, sapientemente mescolati ad un’attenta selezione di appuntamenti musicali e teatrali, che ha dato vita ad un palinsesto unico. Un’alchimia di espressioni artistiche diverse, che strizzano l’occhio ad una sperimentazione musicale impregnata di evocazioni storiche, ispirate anche all’antica cultura etrusca, di cui il territorio tarquiniese è permeato.
Vincente è stata proprio la volontà di virare verso una rassegna in grado di abbracciare e raccontare, per farla rivivere, una cultura ancestrale, che in questi luoghi si è sviluppata e da cui ha preso le mosse, senza dimenticare un’attenzione verso una sperimentazione dell’espressione artistica in chiave contemporanea e all’avanguardia, capace di arricchire l’offerta del festival e farlo spaziare in una pluralità di generi e forme espressive diverse e più complete.
Un fiore all’occhiello dunque, per la città di Tarquinia, che mira sempre più a proporsi, in ambito regionale e non solo, quale riferimento culturale e vera e propria fucina di idee ed iniziative che mirano alla promozione ed alla divulgazione di contenuti artistici e culturali che muovono le proprie istanze da uno studio profondo della storia e da una sensibilità artistica antica, per rilanciarla in chiave moderna e renderla attuale ed attraente per un pubblico contemporaneo.