Nessuna risposta concreta o garanzia per i lavoratori da parte della Sindaca e dell’assessore Notaristefano
Ieri gli educatori all’assistenza e alla formazione hanno partecipato al consiglio comunale pretendendo risposte dall’Amministrazione. Le due interrogazioni presentate dalle consiglieri comunali Alessandra Troncarelli e Luisa Ciambella hanno costretto la sindaca Chiara Frontini e l’assessore Patrizia Notaristefano a prendere parola su questo e le loro dichiarazioni hanno mostrato quanto colpevole disinteresse ci sia nei confronti dei lavoratori e dei bambini con disabilità che vengono assistiti.
La Frontini ha ricordato di aver incontrato “solo” un anno fa i lavoratori (anche in quel caso dopo una denuncia pubblica) e di aver recepito, come Istituzione, tutte le loro problematiche. In questa logica, l’aver ignorato le ultime cinque richieste deve dipendere dal fatto che non nulla è stato risolto né si è fatto alcun tentativo in proposito.
La Notaristefano, a cinque mesi dalla scadenza dell’appalto, ha dichiarato che il Comune sta valutando come far proseguire il servizio. Ci sembra una valutazione pericolosa però quella messa in atto, visto che si parla di scelta diretta da parte delle famiglie dell’assistente (all’interno di un elenco di accreditamento da parte delle cooperative).
Si rischia così di ritornare ad un sistema di tutoraggio privato senza alcun controllo, in cui non ci sarebbero garanzie né per i lavoratori né di continuità per i ragazzi oggi affiancati.
Non accetteremo alcun sistema al ribasso, che vada a diminuire ancora di più i diritti dei lavoratori, tanto che qualsiasi appalto, così come dichiarato dalla consigliera Troncarelli, dovrà contenere la clausola di salvaguardia con l’obbligo di assorbimento di tutto il personale alle stesse condizioni attuali.
Attendiamo la convocazione da parte del Comune, così come richiesto ufficialmente in Consiglio.
Cobas Viterbo
Elisa Bianchini