“Finalmente un progetto che risponde in modo adeguato alle esigenze della collettività”
Si è svolto oggi presso la Prefettura di Viterbo il primo incontro del dibattito pubblico promosso da ANAS sul secondo stralcio di completamento della SS 675 ‘Umbro – Laziale’.
Presenti il Prefetto di Viterbo S.E. Gennaro Capo, l’on. Mauro Rotelli, Presidente della Commissione Ambiente, territorio e lavori pubblici della Camera dei Deputati, l’assessore ai Lavori pubblici, alle Politiche di ricostruzione, alla Viabilità e alle Infrastrutture della Regione Lazio Manuela Rinaldi, l’assessore ai Trasporti della Regione Umbria Enrico Melasecchi, il Vicepresidente del Consiglio Regionale del Lazio Enrico Panunzi, il capogruppo di Fratelli d’Italia alla Regione Lazio Daniele Sabatini, il Presidente della Provincia di Viterbo Alessandro Romoli e molti Sindaci del territorio interessati da questa grande opera tra i quali Alessandro Giulivi, sindaco di Tarquinia, Ernesto Tedesco, sindaco di Civitavecchia e Maurizio Testa, sindaco di Monteromano.
L’intervento riguarda la parte terminale della direttrice che connette il porto di Civitavecchia con il nodo intermodale di Orte. Più in particolare, il 2° stralcio dell’opera commissariata, oggetto del Dibattito Pubblico odierno, costituisce l’ultimo tratto, lungo circa 12 km, del completamento infrastrutturale della SS675 Orte – Civitavecchia.
L’infrastruttura rappresenta il completamento di un itinerario strategico, la cui realizzazione avrà l’effetto di drenare l’attuale traffico pesante interregionale e il traffico intercomunale di pendolarismo, che oggi grava sulla SS1bis (strada storica e panoramica) e attraversa l’area del Sito del Patrimonio Unesco “Necropoli etrusche di Cerveteri e Tarquinia”, con il risultato di conseguire un miglioramento complessivo delle condizioni di sicurezza stradale.
Il conseguente miglioramento del livello di vivibilità dell’area, liberata da flussi di traffico pesanti, consente dunque di immaginare azioni finalizzate alla valorizzazione territoriale del patrimonio culturale e al miglioramento delle sue condizioni di fruibilità.
Considerata la complessa situazione vincolistica (sito SIC Natura 2000 e area UNESCO), i problemi di sicurezza stradale e di congestione del traffico legati alla strettoia nel comune di Monte Romano (interessato dal transito a senso unico alternato anche di mezzi pesanti) e la necessità di garantire il pieno utilizzo delle risorse disponibili, l’opera è stata suddivisa in due stralci funzionali: la tratta Monte Romano Est – Tarquinia e la tratta Tarquinia – Civitavecchia.
Il 1° stralcio Monte Romano est – Tarquinia è stato appaltato nel luglio 2023, mentre per il 2° stralcio, oggetto di questo Dibattito Pubblico, è stato redatto il Documento di fattibilità delle alternative progettuali (DOCFAP) che prevede 4 ipotesi di tracciato.
Tra le alternative presentate ed illustrate dal Commissario Straordinario ANAS, ing. Ilaria Maria Coppa, gli amministratori locali presenti hanno individuato nel tracciato magenta il più appropriato per la tutela ambientale ed archeologica del territorio e prevede 3 svincoli, 6 viadotti, 5 gallerie artificiali e 1 galleria naturale.
La lunghezza del nuovo tratto stradale è di circa 11,7 km, per un importo totale dei lavori quantificato in circa 433 milioni di euro ed un importo totale di investimento di circa 619 milioni di euro.
Iniziata quindi una nuova fase che permetterà di procedere verso la delineazione di un progetto definitivo prima della gara d’appalto finale e garantire entro il 2029 l’apertura di questo atteso tratto infrastrutturale.
“Finalmente un progetto che risponde in modo adeguato alle esigenze della collettività” dichiara soddisfatto il Sindaco Alessandro Giulivi al termine dell’incontro.
“Il tracciato attenzionato prevede un nodo intermodale importante proprio in prossimità di Tarquinia, a conferma che questo provvedimento a lungo atteso, è molto importante per la crescita della nostra Città e sarà in grado di coniugare sviluppo economico, maggiore sicurezza della viabilità e tutela del territorio dal punto di vista naturalistico, ambientale e archeologico.”