Nel pomeriggio dell’11 ottobre nei pressi di piazza Crispi, i Carabinieri della Compagnia di Viterbo hanno dato esecuzione ad ordinanza applicativa di misura cautelare della custodia in carcere, emessa dal Tribunale del capoluogo nei confronti di trentaduenne viterbese, già agli arresti domiciliari, ritenuto responsabile di più furti di telefoni cellulari commessi nel centro storico cittadino tra luglio e agosto scorsi.
Il provvedimento, conseguito ad accertamenti dei militari della Stazione di Viterbo, ha significato la traduzione dell’uomo alla casa circondariale di Mammagialla.
Presunzione di innocenza
Il soggetto indagato è persona nei cui confronti vengono fatte indagini durante lo svolgimento dell’azione penale; nel sistema penale italiano la presunzione di innocenza, art 27 Costituzione, è tale fino al terzo grado di giudizio e la persona indagata non è considerata colpevole fino alla condanna definitiva.
Il presente comunicato viene autorizzato dalla Procura della Repubblica di Viterbo atteso l’interesse pubblico alla divulgazione della notizia.