E se Elena di Troia avesse vissuto a Viterbo e fosse scappata con un uomo di Montefiascone?
L’universalità dei fatti narrati 3.000 anni fa rende ancora oggi quei temi incredibilmente contemporanei. Per questo il pubblico accorre nei teatri per ascoltare gesta eroiche e storie di un mondo lontano, ma che continuano ad affascinare gli ascoltatori che in esse si riconoscono. Questo è quello che accaduto ancora una volta a Ferento con lo spettacolo “Stand Up Omero” con Paolo Rossi accompagnato dalla chitarra di Emanuele Dell’Aquila.
Rossi ha chiesto luci accese per vedere gli spettatori durante il suo spettacolo. Un pubblico divertito da un’esilarante comicità che fa totalmente sua la narrazione orale degli antichi aedi. Non manca la lettura del X canto dell’Odissea in cui avviene l’incontro con la maga Circe, ma lo spettacolo è incentrato sul concetto di “odissea”. La vita umana è una continua odissea: per mare, per strada, tra la gente…
Immancabile il ricordo e l’omaggio al maestro e amico di sempre, Enzo Jannacci, citato e quasi incarnato da Paolo Rossi in una perfetta imitazione: “meglio un fiasco trionfale che un successo sobrio”.
La regia di Sergio Maifredi torna nell’anfiteatro romano con il progetto del Teatro Pubblico Ligure per ricevere calore e approvazione.
“Non esiste né vita né morte, ma solo varietà e monotonia”. Enzo Jannacci
Alessia Satta