Grande successo per l’evento culturale organizzato dall’Aido di Montefiascone, il Club Lions Falisco – Vulsineo con il patrocinio del Comune di Montefiascone contro la violenza di genere
Nella giornata internazionale contro la violenza di genere, ieri, 25 novembre, si è tenuto presso la Rocca dei Papi a Montefiascone un evento di alto spessore culturale, per riflettere sull’ argomento, ed estremamente significativo per dare un aiuto concreto alle associazioni che si occupano delle donne vittime di violenza. L’intero ricavato delle libere offerte della serata è stato infatti devoluto al centro antiviolenza Erinna di Viterbo. L’ evento, intitolato “Basta silenzi…c’è ancora un domani” è stato organizzato dall’Aido, gruppo comunale di Montefiascone “Ornella Cacalloro”, sempre attiva sul territorio e attenta ai bisogni della popolazione, grazie alla presidente Monia Paolini e ai volontari, unitamente al Club Lions Falisco -Vulsineo, con il presidente Sante Fabene.
Presenti all’evento, fra gli altri, in una sala completamente gremita, la sindaca di Montefiascone Giulia De Santis, che ha portato i saluti istituzionali e ha introdotto l’argomento della serata e l’assessore alle Politiche sociali Giulia Moscetti. Due giovani donne, impegnate in un compito di grande responsabilità nell’amministrare il Comune di Montefiascone. Ha presentato l’evento Anna Maria Stefanini, che ha spiegato il significato della serata e ha accompagnato il pubblico, attento e silenzioso, fra le note della musica, magistralmente eseguite dall’associazione musicale Euphonia, fra i significativi brani interpretati, con dirompente teatralità, le poesie e le riflessioni storico – culturali per analizzare la tematica, ed entrare nel cuore di una problematica strutturale della nostra società che richiede interventi altrettanto strutturali. Attraverso il teatro, la prosa, la storia, le riflessioni e la poesia si è voluto riaffermare il valore del rispetto dei diritti, non solo della donna, ma di ogni essere fragile.
“Le donne non sono fragili-ha affermato la presidente dell’associazione Erinna di Viterbo Anna Maghi -ma hanno bisogno di essere aiutate anche a parlare, se sono state vittima di violenza. Sono pertanto necessarie risorse economiche e umane”: Solo facendo rete, creando sinergia tra istituzioni, forze dell’ordine, associazioni, procura, ASL, con l’informazione e la formazione, si potranno riaffermare le basi per un cambiamento. Il feroce assassinio di Giulia Cecchettin ha ancora una volta sorpreso per l’inaudita crudeltà. Ha scosso le coscienze come un pugno nello stomaco, soprattutto per le motivazioni alla base di questo folle gesto che ha stroncato la vita di una giovane donna e distrutto due famiglie. È stato osservato inizialmente, un minuto di silenzio per Giulia e per tutte le vittime di femminicidio. “Giulia e nostra figlia, nostra sorella, nostra amica -ha ricordato Anna Maria Stefanini-una giovane donna con tanti sogni spezzati in modo brutale. Un altro femminicidio. Sono 106 le vittime in Italia dall’inizio dell’anno. 85 donne ogni giorno subiscono reati di violenza.”.
Il Comandante della Compagnia di Montefiascone, capitano Stefano Angus Colusso ha invitato le donne a denunciare e ha ripercorso la legislazione vigente in tema di violenza di genere. Se il fattore causale è spesso uno, l’incapacità di tanti uomini di gestire la frustrazione e il trauma della separazione, molte e differenti. dovrebbero essere le contromisure. Possiamo suddividere questo mosaico di contromisure in tre grandi ambiti, ben spiegati dal capitano, dalla Sindaca, da Monia Paolini, da Sante Fabene, da Anna Maghi. dall’avvocato Roberto Fava del Club Lions Falisco -Vulsineo: interventi repressivi, preventivi e di aiuto e protezione alle vittime. Fra gli interventi repressivi rientrano certamente l’inasprimento delle pene e la specializzazione, oltre che la sinergia, nell’ambito della magistratura e delle forze di polizia. Tra quelli di prevenzione rientrano l’educazione e un’attenzione maggiore ai movimenti dei soggetti a rischio, che hanno dimostrato una chiara propensione all’azione violenta. Tra quelli di aiuto e protezione, sono stati segnalati l’attivazione e il potenziamento di adeguati centri antiviolenza con referenti facilmente reperibili e protocolli comportamentali da osservare nelle situazioni di rischio. Tra le misure di prevenzione primarie, in particolare, si è posta l’attenzione sul tema da troppo tempo di attualità ma ancora incompiutamente realizzato: l’educazione emotiva in ambito familiare e scolastico. Oggi parliamo di “educazione sentimentale”, dal titolo di un romanzo famoso di Flaubert. L’obiettivo di siffatto insegnamento è lo sviluppo nei ragazzi della competenza delle educazioni emotive.
“È tardi iniziare alla scuola secondaria-ha sottolineato la presidente dell’associazione Erinna- bisogna iniziare già dalla scuola primaria. Molte scuole della Tuscia si stanno già attivando, in tal senso. La didattica delle emozioni consiste nella capacità di leggere i propri stati emotivi e interagire con il proprio io allo scopo di gestirli in modo appropriato. Non è soltanto un programma educativo, sviluppato dall’importante psicologo americano Daniel Goleman nel testo di rilevanza mondiale del 1995 dal titolo Emotional intelligence, ma è la spinta a praticare un dialogo interiore attraverso quelle che Goleman definisce meta-abilità ossia attività meta cognitive volte a gestire eventi emotivi come la perdita, la frustrazione e la rabbia. Il corpo della donna è visto ancora come un oggetto da possedere da sottomettere, da usare, tendenza figlia di una radicata cultura patriarcale e del vuoto di valori di oggi. Molto interessante la lectio magistralis di carattere storico proposta, nel corso dell’evento di Montefiascone, dalla professoressa Maria Bina Panfili. Conoscere le tappe di un’uguaglianza e una parità di diritti, ancora non pienamente raggiunte, fa riflettere sul ruolo della donna nell’odierna società. La musica, la prosa, la poesia possono servire a rompere l’assordante silenzio di mancanza di rispetto e di valori. Si sono esibiti Daniela Turchetti con la sua splendida voce, Luciano Orologi al sax, Riccardo Notazio alla chitarra, Irene Pantaleoni al flauto traverso, Enzo Salerno al pianoforte, Maestri dell’associazione musicale Euphonia. Note di speranza contro il silenzio della violenza. Molto interessanti, ricchi di spunti di riflessione e teatrali gli interventi dell’avvocato Roberto Fava del Lions Club. Estremamente significativi i monologhi di Monica Saraca “Il mio cuore si è fermato”, Barbara Bianchini che ha recitato un brano di Giovanni Verga intitolato Tentazioni (Drammi intimi), Ennio Cuccuini “Sono solo parole”, Daniela Maioletti “Il mostro”, EsterRomano “You and me”, Andrea Olimpieri “Marylin’.
Per la poesia si sono esibite Patrizia Torri con “Profumo di viole”, accompagnata pianoforte dal maestro Enzo Salerno e Anna Maria Stefanini con la poesia “A una madre”. Sono stati eseguiti brani musicali di Fabrizio De Andrè, Bernestein, Pixinguinha. Letteratura, teatro, storia cultura contro il vuoto dei valori. Il 25 novembre a Montefiascone si è celebrato, grazie a questo evento curato in ogni particolare da Monia Paolini, un giorno di rinascita. Rinascita culturale e riaffermazione dei diritti delle donne, contro il silenzio e la violenza di genere.