Seconda edizione di “EXTRA Teatro Festival”
A marzo torna per la seconda edizione “EXTRA Teatro Festival”, ideato e organizzato da Anonima Teatri, sostenuto dalla Regione Lazio e dal Comune di Canino ed in collaborazione della Direzione Regionale Musei del Lazio. Attraverso lo spettacolo dal vivo, il Festival multidisciplinare si propone di rilanciare il patrimonio culturale della nostra regione, in particolare della Tuscia, con attenzione al territorio del Comune di Canino e al Parco Archeologico di Vulci, noto come la porta del Lazio. L’obiettivo è promuovere un luogo situato tra il mare e le colline, caratterizzato da un enorme potenziale turistico e un valore storico incommensurabile.
Il titolo “EXTRA” riprende e “cita” il prodotto su cui si basa gran parte dell’economia locale intorno al Parco Archeologico, ovvero L’Olio di Canino DOP, un nome, un titolo che possa coniugare territorio, cultura, turismo ed economia.
Il programma ideato e diretto da Aleksandros Memetaj e Yoris Petrillo, si svilupperà tra marzo e giugno 2024 con 17 spettacoli dal vivo, multidisciplinari, dedicati alla cittadinanza, ai bambini e alle famiglie, ai professionisti dello spettacolo e ai turisti, in grado di animare la vita culturale e sociale della comunità locale e di rappresentare un richiamo per fruitori esterni, per far quindi scoprire (o ri-scoprire) i luoghi e il ricco patrimonio artistico e culturale: il Teatro Comunale Luciano Bonaparte, il Museo Archeologico di Vulci – Castello dell’Abbadia, Parco dell’Arancera e Piazza Valentini.
Gli spettacoli, dal carattere innovativo per poetica e messa in scena, si declinano in diversi linguaggi delle discipline artistiche, spaziando tra prosa, narrazione, musica, danza e nuovo circo, contribuendo così alla diffusione della cultura dello spettacolo dal vivo.
Il progetto è realizzato con il contributo della Regione Lazio e del Comune di Canino ed in collaborazione con la Direzione Regionale Musei del Lazio. Il progetto si avvale inoltre della collaborazione di Twain Centro Produzione Danza.
Il Festival prende avvio sabato 23 marzo al Teatro Comunale con la commedia “Cuoro – Inciampi per sentimenti altissimi” di e con Gioia Salvatori, in cui la protagonista, immersa in un giardino immaginario, esplora desideri, amori e disillusioni, componendo un girotondo festoso nell’accettazione di sé e degli altri. Continua all’aperto in Piazza Valentini sabato 6 e domenica 7 aprile con tre eventi per famiglie, lo spettacolo di circo “Colpi di Toss” di Alessio Cinquepalle Paolelli e a seguire l’ironico e poetico spettacolo di magia contemporanea “Mago o non m’Ago” di e con Fil, e infine, trampolieri, percussioni, danze e racconti con lo spettacolo “Il Circo Magico” del Teatro Potlach.
Si prosegue con altri cinque appuntamenti a Teatro tra aprile e maggio, giovedì 18 aprile la Compagnia Petrillo Danza presenta uno spettacolo – inno alla resistenza e al coraggio con “Don Quijote”; sabato 27 aprile due appuntamenti: “Frammenti”, ispirato al brevissimo raccontodi Frederick Brown, con Twain physical dance theatre e la commedia “Il Malato Immaginario” di Catalyst; infine sabato 4 maggio assisteremo ad un’affascinante fusione di arte e matematica con “Convolved” di Loris Petrillo ed a seguire “Isabel – tratto da una storia vera” di Anonima Teatri, dove scopriamo la cruda storia di una giovane donna alla ricerca della sua vera identità.
Sabato 18 maggio nella splendida cornice del Museo Archelogico di Vulci – Castello dell’Abbadia andranno in scena “Memorie dal Sottosuolo”, tratto dal romanzo di Dostoevskij di Margine Operativo in coproduzione con Twain, e “Duo D’Archi”, spettacolo musicale con il violoncellista Houman Vaziri.
Sabato 25 maggio un’armonia di emozioni si diffonderà in Piazza Valentini con “Concerto per violino solo” di e con Tullia Romagnoli, seguito dallo spettacolo di stand-up comedy “Fringo” di e con Xhuliano Dule.
Da giugno per due sabati di seguito il Festival si sposta all’aperto: sabato 1° giugno si torna al Museo Archelogico di Vulci – Castello dell’Abbadia con la coinvolgente performance “Alice al contrario” di Twain physical dance theatre ispirata al celebre libro “Alice nel paese delle Meraviglie”; a seguire nell’atmosfera avvolgente delle cuffie Silent System, si esplorerà il rapporto tra arte, genio e identità umana con lo spettacolo multimediale “Donna che nuota sott’acqua“, focalizzato sulla figura di Arturo Martini.
Il programma si chiude sabato 8 giugno al Parco dell’Arancera con due imperdibili appuntamenti accompagnati da un aperitivo a cura di Bar Autolavaggio Mustang Garage: lo spettacolo di circo “Asganauei” di e con Cinquepalle e Svenka e, a seguire, una coinvolgente esperienza musicale intitolata “Nel Blu dipinto di Blues”, che ripercorre la storia del blues e di diversi cantautori italiani, a cura di Clama Cults.
PROGRAMMA:
23 marzo
h 21 | Teatro Comunale L. Bonaparte | teatro
Cuoro
Inciampi per sentimenti altissimi
Di e con Gioia Salvatori
Costumi Francesca Di Giuliano
Foto Manuela Giusto
“Piacer d’amor piú di un di’ sol non dura, martir d’amor, tutta la vita dura” è con questo spirito che lo spettacolo approccia e ragiona intorno ai meccanismi del sentimento d’ amore e ai suoi disastri: miti antichi, disagi contemporanei, liriche accorate e somatizzazioni sempre più complesse, provando a rispondere alla domanda:
Che cos’è l’amore?
Sdraiata su un divano, al centro di un giardino immaginario, la protagonista passa in rassegna se stessa e i propri rovelli interiori, indaga i desideri, rinarra storie d’ amore e i loro inevitabili disfacimenti, attraversa i discorsi sul sentimentalismo e il pop che di essi si pasce abbondantemente, esplora canzonette, lamentazioni e modelli femminili disgraziatissimi, compone, fa e disfa le sue considerazioni e per ogni conclusione che trova, prova una nuova fuga.
Il risultato è un girotondo che è anche un po’ una festa, un tentativo di vivere, di condurre a casa se stessi, le proprie imperfezioni e quelle dell’altro, le incongruenze ma anche l’umanitá che ne consegue.
E provare a riderne.
Che è cosa da vivi.
6 aprile
h 16 | Piazza Valentini |circo – per famiglie
Colpi di Toss
Di Alessio Paolelli in arte “Cinquepalle”
Spettacolo di circo, in continua mutazione, che raccoglie principalmente la giocoleria classica, palloncini, tante gag, interazione con il pubblico ed un finale a tre metri di altezza su un instabile monociclo con tre torce infuocate. Il tutto a tema swing e rock and roll, adatto a tutte le età.
h 17 | Piazza Valentini |giocoleria – per famiglie
Mago o non M’Ago
Di e con Filippo Porcari in arte “FIL”
Spettacolo di magia contemporanea, giocoleria e coinvolgimento del pubblico. Poetico, ironico e sorprendente, è adatto ad ogni genere di pubblico, alla strada, alla pista e al palco.
Filippo Porcari, nato e cresciuto a Roma, si appassiona alla magia da bambino e nel 1990 la trasforma, è il caso di dirlo, nella sua professione. Frequenta il Club Magico Italiano (CMI) e l’International Brotherhood of Magicians (IBM) Ring 204. Predilige una magia fatta con oggetti semplici e di uso quotidiano: anelli, corde, monete e fogli di giornale diventano motivo di intrattenimento nei suoi numeri da scena e close up. È un amante dell’arte di strada e porta il suo spettacolo nelle vie e piazze ogni volta che ne ha la possibilità. Studioso e appassionato di giocoleria e discipline circensi, trova nel contact juggling il compagno ideale da inserire nelle sue performance.
7 aprile
h 11.45 | Piazza Valentini |teatro e circo – per famiglie
Il Circo Magico
Regia Pino Di Buduo
Con Marcus Acauan, Zsofia Gulyas, Nathalie Mentha
Produzione Teatro Potlach
Passeggiata di attrazioni con Arlecchino e Pulcinella, e un’elegante figura femminile sui trampoli.
Il pubblico di bambini e famiglie sarà trasportato nel mondo della fantasia da questi due personaggi e da un’elegante figura femminile sui trampoli.
Tra balli sui trampoli, abilità circensi, percussioni dal vivo, costumi colorati, scherzi, litigi e riconciliazione tra Arlecchino e Pulcinella, gli spettatori avranno la possibilità di accompagnare questi personaggi in una gioiosa passeggiata nella loro città.
Spettacolo per tutte le età dalla durata variabile, rispetto al percorso previsto.
18 aprile
h 21 | Teatro Comunale L. Bonaparte | teatro e danza
Don Quijote
Regia e coreografia Loris Petrillo
Musiche AA.VV.
Elaborazioni Loris Petrillo
Consulenza drammaturgica Massimiliano Burini
Interpreti Nicola Simone Cisternino, Ugnė Kavaliauskaitė, Yoris Petrillo
Disegno luci Loris Petrillo
Produzione Twain Centro Produzione Danza
Con il contributo di MiC – Ministero della Cultura, Regione Lazio, Comune di Tuscania
In collaborazione con TSI La Fabbrica dell’Attore/Teatro Vascello – Roma
Quella di Don Quijote è una follia sana. Spinta da un impulso interiore che ne deforma la realtà, tanta è la voglia di cambiarla. Il “folle” cavaliere mostra il problema di fondo dell’esistenza, cioè la delusione che l’uomo subisce di fronte alla realtà, la quale annulla l’immaginazione, le proprie aspettative, la realizzazione di un progetto di esistenza con cui l’uomo si identifica. Non è quindi difficile immaginarsi come lui, oggi. Eterni cavalieri che combattono quotidianamente con i mulini a vento di una società decadente.
Attraverso il carattere e la personalità dei personaggi del capolavoro seicentesco di Cervantes, Don Quijote, Sancho Panza e Ronzinante, lo spettacolo affronta i temi più profondi dell’esistenza dell’uomo ma senza tralasciare gli aspetti più grotteschi ed esilaranti degli stessi che per fortuna pure gli appartengono. Lo stesso spettacolo, ora più simile ad una parodia ora ad un elaborato di più complesso spessore, è proprio per questo, soprattutto un viaggio simbolico nei meandri dell’esistenza.
27 aprile
h 21 | Teatro Comunale L. Bonaparte | danza
Frammenti
Regia Loredana Parrella
Coreografia Loredana Parrella e Yoris Petrillo
Progetto luci Loredana Parrella
Con Yoris Petrillo, Caroline Loiseau
Produzione Twain Centro Produzione Danza
In residenza presso Supercinema e Teatro Il Rivellino – Tuscania
Con il contributo di MiC – Ministero della Cultura, Regione Lazio, Comune di Tuscania
“La saggezza è saper stare con la differenza senza voler eliminare la differenza.” – Gregory Bateson –
“Frammenti”, ispirato al brevissimo racconto di Frederick Brown, mette in evidenza quanto sia arbitrario il confine tra noi e gli altri.
La domanda che se ne ricava è: “l’Altro” prova le stesse cose che proviamo “Noi”? Dal punto di vista dell’Altro, il ‘mostro’ da combattere siamo Noi.
Noi combattiamo contro l’Altro perché l’Altro combatte contro di Noi, però quella non è la nostra guerra. In realtà, L’Altro sembra un ‘mostro’ perché non ci si sforza di capirlo: ma a guardar bene sono più le cose che ci uniscono che quelle che ci dividono, fatichiamo a capirlo perché ciascuno di noi si chiude nel suo mondo, rifiuta la vita e comincia a odiare ciò che non capisce, che è ‘altro’ da sé.
Riflettendo su questo, ogni guerra diventa assurda e inutile.
a seguire | Teatro Comunale L. Bonaparte |teatro
Il Malato Immaginario
da Molière
adattamento e regia Riccardo Rombi
con Riccardo Rombi, Giorgia Calandrini, Giovanni Negri, Dafne Tinti, Marco Mangiantini
musiche eseguite dal vivo Gabriele Savarese
suono Martino Lega
produzione Catalyst
Si deve ridere sempre, di tutto. Dei sotterfugi degli innamorati, di notai poco scaltri ma servizievoli, di mogli più inclini al tradimento che alle gioie coniugali, di dottori specializzati nella finanza più che nelle diagnosi, in malati affetti dalla paura di vivere.
Così la feroce e disillusa comicità di Moliere ci presenta un esempio lucido di un uomo dai tratti contemporanei, alle prese con un quotidiano, che allora come oggi, appare martoriato e, per tanti aspetti, ridicolo.
Saranno le risate degli spettatori a squarciare l’aria mefitica della stanza di Argan, a svelare l’orrendo mercimonio fra scienza e religione, a sostenere lo sguardo lucido e sereno del pensiero filosofico, tanto che alla fine sarà un umano ritrovato, quello che il pubblico si troverà davanti e che ci auguriamo, non abbandonerà sul palcoscenico.
In un susseguirsi incessante di botta e risposta, in cui le ragioni e le irragionevolezze dei personaggi danno vita ad un dibattito a tratti surreale, a tratti grottesco, emergono importanti riflessioni sulle relazioni familiari, sulla vita, sulle priorità dell’essere umano, e sull’importanza del raziocinio e del buonsenso. Dietro la commedia si nasconde l’amara rivelazione della tragedia della condizione umana, che è fragile e subordinata ad eventi incontrollabili.
4 maggio
h 21 |Teatro Comunale L. Bonaparte |danza
Convolved
Coreografie Loris Petrillo
Con Catarina Ramos Nunes, Anne-Gaëlle Stéphant
Produzione Twain Centro Produzione Danza
Con il contributo di MiC – Ministero della Cultura, Regione Lazio, Comune di Tuscania
Esiste in matematica un’operazione chiamata “convoluzione”, la quale prende due funzioni e le fa “scorrere” l’una sull’altra. Il risultato è una nuova funzione, che rappresenta il modo in cui le due funzioni originali interagiscono tra loro.
“Convolved”, la piéce di Loris Petrillo realizzata per le danzatrici di PYC Petrillo Young Company, prende spunto da questa operazione matematica e si fa metafora, immagine e dinamica, di questo loro scorrere e tra loro interagire.
La stessa coreografia, nata a partire dallo studio di tre diverse creazioni di repertorio della Compagnia Petrillo Danza, è indizio di “convoluzione”, laddove le diverse dinamiche vengono “moltiplicate” e “sommate” insieme, creando una nuova “funzione”, una nuova piéce, che rappresenta il modo in cui le due danzatrici rispondono alla provocazione coreografica. Ne risulta una coreografia elaborata e sperimentale ma allo stesso tempo autopoietica, poiché conserva, pur nella sua ridefinizione, l’identità coreografica da cui si genera.
a seguire | Teatro Comunale L. Bonaparte |danza e teatro
Isabel
tratto da una storia vera
Di Aleksandros Memetaj e Yoris Petrillo
Con Caroline Loiseau
Musica dal vivo Marco Memetaj
Produzione Anonima Teatri / Twain Centro Produzione Danza
In residenza presso Teatro Il Rivellino, Spazio Fani, Supercinema – Tuscania, Teatro “La Bottega” – Carloforte
Con il sostegno di Tersicorea / progetto RIZOMI – Residenza “Artisti nei Territori” Carloforte/Isola di San Pietro/Teatro “La Bottega” con il contributo di MiC – Ministero della Cultura e Regione Autonoma della Sardegna
Con il contributo di MiC – Ministero della Cultura, Regione Lazio, Fondazione Carivit, Comune di Tuscania
“Isabel – tratto da una storia vera” è uno spettacolo che si muove tra teatro, danza, e narrazione; lo spettacolo racconta la vita di una donna e della sua famiglia, attraversando le vicende sociali e politiche dell’Argentina tra il 1963 ed il 2022. Isabel è una donna, molte donne, è figlia, sorella e madre. Isabel è la forza dell’essere umano, il sorriso sulle labbra di una ragazzina felice per un raggio di sole. Isabel è la costante ricerca della normalità e della quotidianità perduta, è la speranza che fatica a soccombere, Isabel è la forza di adattarsi ai cambiamenti. Isabel è una donna semplice e come lei ce ne sono tante. Questa storia è come tante altre storie, solo che questa è la storia di Isabel e per questo è speciale e unica.
Lo spettacolo e i fatti raccontati all’interno sono ispirati alla storia vera di Victoria Donda: prima figlia di “desaparecidos” ad essere eletta alla Camera dei deputati argentina.
18 maggio
h 21 | Museo Archeologico di Vulci – Castello dell’Abbadia | teatro e danza
Memorie dal sottosuolo
Una performance di Margine Operativo
Ispirata a Memorie dal Sottosuolo di Fëdor Dostoevskij
Ideazione Pako Graziani e Alessandra Ferraro
Regia Pako Graziani
Coreografia e performer Yoris Petrillo
Sound designer e musiche Dario Salvagnini
Light designer Marco Guarrera
Produzione Margine Operativo
Coproduzione Twain Centro Produzione Danza
Con il contributo di MiC – Ministero della Cultura, Regione Lazio
La performance si confronta / interagisce / dialoga con il romanzo “Memorie dal sottosuolo” di Fëdor Dostoevskij, scritto nel 1864 sotto forma di un monologo-confessione, e diviso in due parti: “Il sottosuolo” e “A proposito della neve bagnata”. Si rimane impressionati di fronte alla contemporaneità di un testo come Memorie dal sottosuolo che è forse l’opera più profonda e compiuta di Dostoevskij. Un performer “entra ed esce” dal romanzo dello scrittore russo: agisce le sue parole, descrive come lettore l’opera e la sua trama. Una narrazione, un dispositivo drammaturgico sempre in bilico tra azione e testo, intrecciando / connettendo danza_teatro fisico_letteratura_paesaggi sonori: Memorie dal sottosuolo prosegue la ricerca performativa di Margine Operativo di connessione/sconfinamenti tra testo-parola, azione-movimento, e suono-spazi. Un percorso di elaborazione poetica e tematica, intorno ad alcuni nuclei della contemporaneità.
h 21.30 | Museo Archeologico di Vulci – Castello dell’Abbadia | musica
Duo D’Archi
Di e con Houman Vaziri ed Ester Vianello
Il secolo che separa Stamitz da Glière è più che sufficiente a creare temporalmente un grande divario musicale, rispecchiando uno la ricerca di innovare la sinfonia classica e le sue regole prima di Haydn e Mozart, l’altro invece lo sviluppo di uno stile tardo-romantico unico, influenzato dalle opere di Wagner e di Scriabin. Per questo appare ancora più ampio il divario tra i coetanei Glière e Martinů, nonostante entrambi siano accomunati dall’interesse nei confronti del nazionalismo musicale: infatti l’uno studiò la musica dei numerosi popoli dell’Unione Sovietica, e l’altro fu ispirato dalle melodie popolari tradizionali della Boemia e della Moravia, da compositori come Dvořák e Smetana.
Ecco che violino e violoncello, strumenti vicini ma lontani, mettono a confronto tre compositori e tre nazionalità differenti, mostrando quanto non solo l’epoca ma anche le rispettive storie e luoghi geografici possano influenzare e rispecchiare le scelte compositive. Come la storia ci insegna da sempre, la vita, le persone, la guerra, le strade, le scelte e il destino determinano inesorabilmente il frutto delle opere di ogni artista.
25 maggio
h 21 | Piazza Valentini |musica
Concerto per violino solo
LE GRANDI COLONNE SONORE DEL CINEMA
Di e con Tullia Romagnoli
Il violino di Tullia Romagnoli interpreterà i capolavori di Ennio Morricone, Nino Rota e non solo, accompagnandoci in un viaggio alla scoperta delle più belle musiche mai composte per il Cinema e facendoci rivivere le scene più emozionanti dei grandi cult cinematografici.
h 21.15 | Teatro Comunale L. Bonaparte |teatro e stand-up comedy
Fringo
Di e con Xhuliano Dule
Fringo è uno show che collega i punti nodali della vita di un essere umano migrante di prima generazione. Attraversa i paradossi del crescere con dei genitori immigrati, entrambi veterinari costretti a fare uno la donna delle pulizie e l’altra a lavorare in una fabbrica. Perché mio padre insistesse nel voler fare la donna delle pulizie è uno dei misteri a cui cercheremo di dare risposta. Fringo è racconto diacronico e ironico delle peripezie della mia esistenza, ma anche di quella di tutti noi in fondo, è un viaggio al termine della notte illuminato dalla torcia di un iPhone, un viaggio fatto di cambi di direzione, immaginari e reali, di riflessioni, di paure e di idiosincrasie. Si cercherà, lungo tutto lo spettacolo, di non rispondere a interrogativi come: perché la gente continua a comprare creme per far crescere i capelli spalmabili? Domande la cui risposta è: perché se davvero funzionassero i capelli dovrebbero crescere anche sulle mani con cui è stata spalmata.
1 giugno
h 19 | Museo Archeologico di Vulci – Castello dell’Abbadia |danza – per tutte le età
Alice al contrario
site-specific
Di Loredana Parrella
ConAnne-Gaëlle Stéphant
Produzione Twain Centro Produzione Danza
Con il contributo diMiC – Ministero della Cultura, Regione Lazio, Comune di Tuscania
“…in qualche modo è come se mi si riempisse la testa di idee…solo che non so di preciso quali! …”
E se immaginassimo Alice da grande? Come è diventata, ora che è una donna adulta? Il suo cuore è ancora affettuoso come nell’infanzia, nonostante lo scorrere del tempo?
Forse crescendo è divenuta altro, forse ci sono decine, centinaia, di Alice che non hanno disatteso le aspettative e i sogni dell’infanzia, forse, anzi, per certo tutte noi potremmo essere una di loro. D’altra parte in ogni donna di oggi, potrebbe nascondersi la moderna Alice nel paese delle meraviglie.
h 19.30 | Museo Archeologico di Vulci – Castello dell’Abbadia |teatro multimediale
Donna che nuota sott’acqua
Drammaturgia e regia di Giacomo Sette
Con Gloria Sapio e Maurizio Repetto
Luci, fonica e aiuto regia Luca Pastore
Musiche originali Andrea Cauduro e Luca Theos Boari Ortolani
Produzione Settimo Cielo
Una performance tra short story, musica e radioteatro che indaga il rapporto tra arte, genio e identità umana, attraverso la figura di Arturo Martini, uno dei più grandi scultori del ‘900. In tre momenti diversi della sua vita Martini ripercorre l’origine di una delle sue opere più importanti, Donna che nuota sott’acqua, attraverso tre flash dal suo passato in qualche modo legati alla sua realizzazione. Tre racconti brevi scandiscono il tempo della creazione: un primo ambientato ad Anticoli nell’estate del ‘26, luogo dove Martini ha avuto lo studio per due anni. Qui dopo aver realizzato La fontana di Noè, al centro del paese, il giovane scultore incontra una misteriosa montanara che sembra rivelargli qualcosa della vita, in un tripudio di api e acqua. Nel secondo racconto, Marina di Carrara 1942, lo scultore passeggia sulla spiaggia e incontra una donna che sembra quella di Anticoli. La vede tuffarsi, capisce di amarla e di averla sempre amata. Nel terzo, Venezia 1944, ospita nel suo studio il giornalista Gino Scarpa con cui sta creando una specie di autobiografia che diventerà poi l’incompiuto Colloqui sulla scultura. Gino, però, appena sfollato da Milano, non sembra interessato alla vita di Martini, quanto ad un’opera, un’opera la cui bellezza e stranezza sembrano tormentarlo da quando l’ha vista esposta a dar scandalo alla Biennale di Venezia, due anni prima… La Donna che Nuota sott’acqua. Gino vorrebbe capire perché la scultura è senza testa, quale sia il suo significato e dove la testa sia finita. Se c’è qualcosa di più di un semplice omaggio ad una ragazza di cui Martini si era innamorato vent’anni fa. I tre racconti, narrati da Gloria Sapio e Maurizio Repetto, attraversano con immagini suggestive la temperatura umana di Martini, indagando il legame tra l’uomo e la sua arte, tra l’umanità e la creatività.
La Performance avviene in cuffie silent-disco ed è divisa in tre stazioni che lo spettatore raggiunge visitando il luogo che la ospita. Nella terza stazione i due attori recitano dal vivo, accompagnati dalle musiche di Andrea Cauduro e Luca Theos Boari Ortolani e dalle suggestive immagini della Donna Che nuota Sott’Acqua.
Per questioni organizzative il numero ammesso in sala è di soli 30 spettatori, saranno dunque previste due repliche consecutive. È pertanto necessaria la prenotazione.
8 giugno
h18.30 | Parco dell’Arancera | circo – per famiglie
Asganauei
Con Alessio Paolelli in arte “Cinquepalle” e Alice Bellini in arte “Svenka”
Musica travolgente che rimbalza dallo swing al rock’n roll passando per il funk, virtuosismi e acrobazie, equilibri instabili ad altezze insensate, oggetti volanti di ogni tipo. Questo, oltre ad una buona dose di gag e di risate, sono la firma inconfondibile di Svenka e Cinquepalle, dolci, irriverenti e scanzonati personaggi usciti direttamente dalla valigia di uno street show.
h19.15 | Parco dell’Arancera | musica
Nel Blu dipinto di Blues
Voce Valentina Prosperi
Chitarra Marco Abbondanzieri
Produzione Clama Cults
Nel Blu dipinto di Blues è un piccolo viaggio attraverso la black music e la canzone d’autore italiana e non solo. Quanto Blues e la sua deriva, il Jazz, ci sono nella canzone pop o popular come si chiama oggi, è quello che scopriremo insieme con la nostra performance. Classici della musica internazionale e italiana sempre accomunati da quella vena artistica che è al confine tra la musica colta e quella di consumo, tra l’intrattenimento e la poesia, possono convivere in una performance che vede in simbiosi più anime, ma un solo obiettivo, suonare per il piacere di chi ascolta e quello del musicista che esegue.
Evento accompagnato da un aperitivo a cura di Bar Autolavaggio Mustang Garage.
INFO E PRENOTAZIONI:
(+39) 380 146 2962 (Whatsapp) | info@anonimateatri.com | anonimateatri.com
In caso di mancata risposta si prega di inviare un sms o un messaggio WhatsApp e sarete ricontattati al più presto.
BIGLIETTERIA:
Teatro Comunale L. Bonaparte € 10,00 intero / € 7,00 ridotto e over65 / 5€ ridottissimo (sotto i 12 anni)
Parco dell’Arancera € 5,00
Museo Archeologico di Vulci | Piazza Valentini € 2,00
La biglietteria apre un’ora prima dell’inizio degli spettacoli
TEATRO COMUNALE LUCIANO BONAPARTE DI CANINO – Corso Giacomo Matteotti, 3 01011 Canino VT
MUSEO ARCHEOLOGICO DI VULCI – CASTELLO DELL’ABBADIA, 01011 Canino VT
PIAZZA VALENTINI, 01011 Canino VT
PARCO DELL’ARANCERA, 01011 Canino VT