Raccontare l’archeologia nella Tuscia
Ciclo di Conferenze. Prima edizione 2025
La Direzione regionale Musei nazionali Lazio inaugura con l’inizio del 2025 la prima edizione di un ciclo di conferenze incentrate sui musei e sul territorio della Tuscia, tenute da studiosi e esperti di diverse discipline che presenteranno al pubblico la propria ricerca scientifica e i progetti in fase di studio.
Quest’anno la parola sarà data ai professionisti del mondo dell’archeologia, che esporranno i risultati di nuove ricerche e campagne di scavo, di recenti ritrovamenti e approfondimenti in una serie di incontri adatti a un pubblico ampio di curiosi, appassionati, studenti e specialisti al fine di rendere la ricerca realmente condivisa e accessibile.
Da gennaio a dicembre, saremo accompagnati da 12 conferenze, in due sedi prestigiose: il Museo nazionale etrusco di Rocca Albornoz di Viterbo e il Museo archeologico nazionale dell’Agro falisco e Forte Sangallo a Civita Castellana.
Venerdì 31 gennaio 2025 ore 16.30 il Museo nazionale etrusco di Rocca Albornoz di Viterbo ospiterà il primo incontro:
“L’Università della Tuscia a Cerveteri. Ricerca archeologica e nuove tecnologie per conoscere e valorizzare una città etrusca” a cura di Marina Micozzi, Stefano De Angeli, Luca Lucchetti. Dal 2018 l’Università della Tuscia, insieme a quelle della Campania “L. Vanvitelli”, di Urbino “Carlo Bo” e di Bonn, conduce indagini archeologiche a Monte Abatone, una delle più grandi e meno conosciute necropoli di Cerveteri. Lo scavo ha indagato per la prima volta l’area in maniera estensiva, scoprendo tumuli, tombe a camera e a fossa e aree di cava che hanno cambiato radicalmente l’immagine della necropoli, ricostruendo il paesaggio antico con la presenza di tutte le tipologie funerarie in uso a Cerveteri tra la fine dell’VIII e il VI secolo a.C. In questi anni, il progetto Monte Abatone si è confrontato con le più innovative metodologie di ricerca e valorizzazione per la messa a punto di una pionieristica procedura di valutazione del rischio archeologico basata sulle tecnologie avanzate per la valorizzazione digitale, che ha anche permesso di restituire al grande pubblico i risultati delle indagini condotte.
Marina Micozzi
Professore associato di Etruscologia e Antichità Italiche, Università degli Studi della Tuscia.
Stefano De Angeli
Professore associato di Archeologia Greca, Università degli Studi della Tuscia.
Luca Lucchetti
Dottore di ricerca, Università degli Studi della Tuscia.