Omaggio a Vicino Orsini, ideatore del parco di Bomarzo

Domenica 23 luglio nell’area Antiche Terme di Ferento (ore 19,30) in cartellone per Ferento Teatro Festival la piéce “Vicino Orsini, un parco da sogno”, omaggio a Pierfrancesco Orsini, detto Vicino, ideatore e committente del “Parco” di Bomarzo, a 500 anni dalla nascita, con Giuseppe Rescifina e Noemi Nori accompagnata alla chitarra da Massimo Lattanzi. Giuseppe Rescifina, giornalista e saggista, ricostruisce la storia del “Parco” di Bomarzo attraverso la figura dell’ideatore, uno dei maggiori artefici del manierismo cinquecentesco che nel viterbese è anche rappresentato dalla costruzione di Villa Lante di Bagnaia, dell’incantevole giardino di Palazzo Ruspoli di Vignanello e di quello di Palazzo Farnese di Caprarola. Per quanto riguarda il complesso di Bomarzo è da sottolineare l’eccezionalità delle statue, i cosiddetti “mostri” che lo “popolano”. Sono sculture ricavate dalla stessa materia del parco, quindi inamovibili e fortemente simboliche tanto da incantare e ispirare illustri visitatori, tra i quali Salvador Dalì e il regista Michelangelo Antonioni. Lo scrittore argentino Manuel Mujica Lainez negli anni ’60 ha pubblicato un romanzo intitolato “Bomarzo” nel quale ricostruisce la vita di Vicino Orsini e grazie al quale il musicista Alberto Ginastera, anche lui argentino, ha composto l’opera “Bomarzo”.

Vicino Orsini nacque a Roma il 4 luglio del 1523 da Gian Corrado Orsini, signore di Bomarzo, del ramo di Mugnano, e da Clarice Orsini. Non ci sono finora molte notizie sulla sua infanzia. Nel 1544 sposò Giulia Farnese, figlia di Galeazzo, signore di Latera, imparentandosi così colla famiglia del cardinale Alessandro, al quale resterà sempre legato, e quindi con l’allora pontefice Paolo III. Vicino risiedette a lungo nel palazzo Orsini a Bomarzo voluto dal padre, nel 1519, e commissionato a Baldassarre Peruzzi. Nel 1547 fece realizzare all’architetto Pirro Ligorio il Sacro Bosco che dedicò alla moglie scomparsa. Morì a Bomarzo nel 1585 a 61 anni.
La performance è l’occasione per omaggiare Orsini rifacendosi alla biografia scritta da Mujica Laimz e alla musica sudamericana in ricordo dello stesso Mujica Lainez e del compositore Alberto Ginastera, ambedue argentini, grazie all’eccezionale voce di Noemi Nori, cantante di straordinarie dote e sensibilità, grande esperta di musica del sud America. Lo spettacolo sarà preceduto alle 18,30 dalla visita al sito archeologico a cura dei volontari di Archeotuscia.
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