“L’ultima isola” il 6 marzo al Teatro San Leonardo

A Viterbo il film verità sul terribile naufragio di migranti a Lampedusa, dove 8 amici ne salvarono 47 con una barchetta di legno
“L’ultima isola” il 6 marzo al Teatro San Leonardo dove il regista Davide Lomma incontrerà il pubblico: «Un messaggio di speranza e rinascita collettiva».
Arriva anche a Viterbo “L’ultima isola”, il film verità sull’epocale naufragio di migranti vicino alle coste di Lampedusa del 3 ottobre 2013. Direttamente dalla voce dei protagonisti, documenta l’incredibile storia degli 8 amici, divenuti “eroi per caso” durante quella sciagura. Un evento che ha scioccato l’Italia e l’Europa, ricordato come una dei più gravi disastri del Mediterraneo dalla seconda guerra mondiale ad oggi.
In quella notte senza luna, 8 amici e compagni di gite marinare, escono per una battuta di pesca a bordo della Gamar, una barca in legno di 9 metri. Quasi all’alba, sentono degli strani suoni. Sono i gabbiani? No. Fanno 200 metri più in là e il paradiso della Tabaccara, incantevole baia famosa nel mondo, lascia il posto a uno scenario infernale. Un mare coperto di teste: sono migranti africani. Ne riescono a salvare 47, tirandoli su a mani nude. Per altri 368 uomini e donne non c’è nulla da fare. Una vicenda di grande attualità, che tocca corde profonde. Durante l’anteprima mondiale, il pubblico ha premiato “L’ultima isola” con l’Audience Award all’ultimo Biografilm Festival di Bologna, altra importante kermesse internazionale. Al Fipadoc di Biarritz, in Francia, spettatori e addetti ai lavori hanno molto apprezzato il film, che ha registrato il sold out. Si tratta di uno dei massimi appuntamenti internazionali del cinema indipendente.
«“L’ultima isola” non è solo la narrazione di una tragedia, senza alcuna spettacolarizzazione della sofferenza – sottolinea il regista Davide Lomma, che incontrerà il pubblico viterbese il 6 marzo al Teatro San Leonardo -. È invece un racconto sulla forza dell’amicizia e la capacità di trasformare una tragedia in un momento di rinascita collettiva. In un contesto geopolitico segnato da divisioni e indifferenza verso i migranti, il film vuole esprimere uno slancio vitale di rinascita, coraggio, speranza e – diciamolo pure – di amore tra esseri umani. Un tratto insopprimibile che riemerge proprio nell’estrema sofferenza».
Uno dei più importanti critici cinematografici italiani, Giancarlo Zappoli, ha definito così questo docufilm: «Un importante reportage che sfida le regole, riuscendo ugualmente a non spegnere mai l’attenzione. Non è solo un film sul tema delle migrazioni, ma è anche una lezione di cinema». Oltre al Biografilm 2024 e al Fipadoc, “L’ultima isola” a dicembre ha ricevuto il Best Doc DAMS Giury, premio conferito dagli studenti del Dipartimento di Arti, Musica e Spettacolo dell’Università Roma Tre, nel corso del Rome Independent Documentary Festival. È stato molto apprezzato in altri 14 eventi e concorsi internazionali, in Italia e all’estero, Usa compresi. Dopo l’Immigration Film Fest di Washington, “L’ultima isola” è stato selezionato al Los Angeles Film Fashion & Art Fest, festival che ha sede nel celebre Chinese Theatre, lo storico cinema dove veniva celebrata la cerimonia degli Oscar a Hollywood. L’evento vede tra i suoi partner 4 Ministeri italiani (Cultura, Affari esteri, della Cultura, Imprese – Made in Italy e Turismo).
Adesso, il film è nelle sale italiane e a Viterbo sarà proiettato il 6 marzo al Teatro San Leonardo. Due gli appuntamenti: alle ore 17 e alle 21. Il regista Davide Lomma sarà presente in sala e dialogherà con il pubblico. Prodotto da Lomma Factory, il film è stato riconosciuto con la qualifica di film d’essai – per l’alto valore di ricerca e sperimentazione di qualità e i particolari meriti culturali ed artistici – dal Ministero della Cultura e gode del patrocinio di Amnesty International.
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