Andrea Tidona e Debora Caprioglio al Teatro Boni di Acquapendente
Il 3 marzo c’è “Agamennone”. L’attrice in scena l’8 per la cena-spettacolo in occasione della Giornata della donna
Doppio appuntamento all’orizzonte con la stagione del Teatro Boni di Acquapendente, diretta da Sandro Nardi. Domenica 3 marzo 2024 si parte con un tuffo nell’epica: alle ore 17.30 va in scena “Agamennone“, su testi di Ghiannis Ritsos con traduzione di Nicola Crocetti. Sul palco Andrea Tidona e Carolina Vecchia, per la regia di Alessandro Machia. Lo spettacolo, una produzione Zerkalo e Festival Appia nel Mito.
Nella versione di Ritsos, poeta greco del Novecento, Agamennone, re di Micene e potente despota omerico a capo della spedizione contro Troia, è un uomo vecchio, giunto finalmente a casa dopo una lunga ed estenuante guerra e capace di un solo ultimo atto di valore: una confessione della propria versione della storia alla moglie Clitemnestra, Come se la sacerdotessa preveggente Cassandra lo avesse già informato della sua morte imminente, Agamennone ricompone i passi di un cammino durato dieci anni, non per evitare il proprio destino ma per testimoniare le poche reali vittorie che è riuscito a compiere su se stesso, prima fra tutte la lucida versione della propria vanità.
A seguire, venerdì 8 marzo 2024 (ore 20.30), in occasione della Giornata internazionale della donna, il Boni ripropone la formula della cena con spettacolo, che ha già riscontrato un ottimo successo nelle precedenti occasioni dell’ultimo dell’anno e di Carnevale. Sul palcoscenico dell’Alta Tuscia torna Debora Caprioglio, protagonista dello spettacolo “Non fui gentile, fui Gentileschi. Quanto è difficile vivere in un mondo di uomini“. L’attrice interpreta Artemisia Gentileschi, pittrice del ‘600, avviata dal padre artista a un mestiere in cui le donne non erano nemmeno contemplate. Artemisia ha una passione che la tiene ore e ore a disegnare. Grazie al genitore conosce i maggiori pittori dell’epoca, tra cui Caravaggio. Un giorno il suo mentore Agostino Tassi abusa di lei e il trauma e il processo che ne segue segnano profondamente la vita artistica di Artemisia.
Tutto quello che lei ha compiuto per affermarsi in un mondo dominato ferocemente dagli uomini, la rende una figura di riferimento nella lotta per i diritti delle donne. La sua pittura, con uno stile drammatico fatto di tinte forti e chiaroscuri e molto influenzato da Caravaggio, rappresenta la grazie e la giustizia divina. Artemisia racconta la sua vita attraverso tele che narrano di trionfi e sconfitte, di lotte contro un sistema che la vorrebbe donna di casa tra fornelli e figli. Per lei la pittura racconta tutto, la violenza e l’ira, ma nel paradiso della sua arte risplende la sua vittoria in un mondo solo maschile.
La stagione 2023-2024 “Sguardi oltre i confini” ha il sostegno di Comune di Acquapendente e Regione Lazio. Il Teatro Boni è ad Acquapendente (VT) in Piazza della Costituente 9. I biglietti sono in vendita anche online su Vivaticket. Per informazioni: www.teatroboni.it – 0763.733174 – 334.1615504.