Al via alla Stagione 2023 di Twain Centro di Produzione Danza
Al via alla Stagione 2023 di Twain Centro di Produzione Danza, con la direzione artistica di Loredana Parrella, che riparte dal Supercinema di Tuscania con tre appuntamenti tra febbraio e aprile. Protagonisti di questa prima parte di stagione
compagnie ed artisti affermati ed emergenti del panorama nazionale ed internazionale: Twain physical dance theatre, Petrillo Young Company, Giovanni Leonarduzzi e Lia Claudia Latini, Jasper Narvaez e Anonima Teatri.
Si comincia sabato 11 febbraio con tre pièces: “Performance per corpi soli”, ultimo progetto di Loredana Parrella e Marco Giannoni, frutto di una collaborazione e di una ricerca sull’atto performativo e il dialogo scenico tra corpo e suono; “On the side” di
PYC Petrillo Young Company, coreografie Loris Petrillo, remake del repertorio della Compagnia, trae spunto da una riflessione sul corpo come intero e su quello che sta immediatamente ai lati di esso, è metafora della ricerca costante dell’equilibrio, dell’armonia, del notevole desiderio di fondere e aggregare il tutto; e “L’Altra Stanza” primo studio della Compagnia Bellanda, autori Giovanni Leonarduzzi e Lia Claudia Latini, che indaga il significato della relazione e dell’ignoto, ciò che dell’altro non è ancora conosciuto e forse non lo sarà mai davvero.
Si continua venerdì 24 marzo con “Romanza” di Loredana Parrella, creazione del 2011, riproposta nel 2020 in una nuova versione per 4 interpreti. Lo spettacolo prende spunto dal cortometraggio Submission di Theo Van Gogh, ucciso da un integralista islamico ad Amsterdam nel 2004 e
racconta di donne e uomini senza volto e senza nome, sui cui corpi è iscritta la storia di un’umanità disumana. Un’invocazione, una confessione, un misto tra un atto di fede e un dolore lacerante.
Ad aprile come ultimo appuntamento, sabato 22, in occasione di MATCH e in collaborazione con Anonima Teatri e Loris Petrillo Program la performance “Fosfeni” di PYC Petrillo Young Company, coreografie Loris Petrillo, una sperimentazione sui giochi di luce, flash, punti e immagini che appaiono quando riproduciamo una meccanica quanto immaginifica azione fisica, come l’atto di strizzare gli occhi. A seguire “For the Ones” di Jasper Narvaez, ospite internazionale dell’edizione di quest’anno dell’evento, una dedica alla navigazione di ognuno all’interno di cambiamenti inaspettati e “Isabel – tratto da una storia vera” di Anonima Teatri, compagnia diretta da Yoris Petrillo e Aleksandros Memetaj, ispirato alla vita di Victoria Donda, prima figlia di “desaparecidos” ad essere eletta alla Camera dei deputati argentina.
La Stagione Primavera 2023 è realizzata con il contributo del Ministero della Cultura, della Regione Lazio e del Comune di Tuscania.
PROGRAMMA:
11 febbraio
h 21.00
Performance per corpi soli
Atto scenico per un corpo e un musicista
Un progetto di Loredana Parrella e Marco Giannoni
Disegno luci Loredana Parrella
Con Marco Giannoni, Guia Meucci, Giulia Vago
Produzione Twain Centro Produzione Danza
Con il contributo di MiC – Ministero della Cultura, Regione Lazio, Comune di Tuscania
Performance per corpi soli è un atto scenico che sfugge tanto al linguaggio quanto al concetto di forma. La scrittura coreografica e la scrittura musicale, attraverso un dialogo continuo, rivelano la loro indipendenza. Da questo incontro emerge un’inevitabile attrazione per il corpo solo e tra i corpi stessi che sottolinea l’inesauribile ricerca mai completamente soddisfatta.
On the side
PYC Petrillo Young Company
Coreografie Loris Petrillo
Con Ugn? Kavaliauskait?, Anne-Gaëlle Stéphant
Musiche Chopin
Produzione Twain Centro Produzione Danza
Con il contributo di MiC – Ministero della Cultura e Regione Lazio
Questa pièce di Loris Petrillo, remake del repertorio della Compagnia, trae spunto da una riflessione sul corpo come intero, come 1, e su quello che sta immediatamente ai lati di esso.
Se il mio corpo è l’1 e i miei lati sono 2, è grazie allo spazio intorno a me che io esisto come materia, come corpo, come 3 (1+2), naturale simbolo di riunione e di armonia ma anche di vitalità, di movimento, di vita.
Lo spettacolo vede in scena 2 interpreti muoversi l’una ai lati dell’altra.
E questo costante accadere ai lati del corpo, dell’intero, è allora metafora della ricerca costante dell’equilibrio, dell’armonia, questo notevole desiderio di fondere e aggregare il tutto.
Accompagnato dal fine notturno di Chopin dedicato a una delle sue studentesse predilette, Mademoiselle Laure Duperrè, lo spettacolo riproduce quindi i tratti delicati e malinconici che appartengono alle simbologie di questi numeri.
L’Altra Stanza
primo studio
Autori Giovanni Leonarduzzi e Lia Claudia Latini
Idea e Produzione Compagnia Bellanda
Supporto alla creazione Scenario Pubblico, tramite il Bando ACASA2022
In collaborazione con il Centro di rilevante interesse Nazionale Scenario Pubblico/CZD
Indaghiamo sul significato della relazione e dell’ignoto, su ciò che dell’altro non è ancora conosciuto e forse non lo sarà mai davvero. La relazione con l’altro significa entrare in contatto con altre identità, altre persone, cioè con qualcuno che è “diverso” da noi e anche questo è fondamentale per capire noi stessi perché solo attraverso la scoperta dell’altro e la scoperta del diverso, il sé è determinato. Ma quanto sappiamo dell’altro e quanto non sappiamo ancora dell’altro “Altro”? C’è una fondamentale presenza di “rischio”. Devi provare, fare affidamento su quel momento di rischio, un investimento di tempo e speranze. Cosa c’è dietro quella porta? C’è davvero quello che immagino? E vuoi davvero scoprirlo? Il brivido dell’avventura o una vertigine. E oggi? Cosa succede nella nostra società? Cosa ci spaventa, cosa c’è dall’altra parte? Così la realtà sfuma nelle sue possibili versioni alternative. Mondi paralleli e possibili della stessa realtà. Ed il confine tra reale e immaginario diventa sfumato. “L’altra stanza” diventa così l’alternativa alla realtà, percepibile ma non tangibile.
24 marzo
h 21.00
Romanza
Coreografia e regia Loredana Parrella
Interpreti Caroline Loiseau, Yoris Petrillo, Guia Meucci, Romano Vellucci
Musiche J. S. Bach, G. B. Pergolesi e musiche rielaborate Parrella
Disegno luci Luca Febbraro
Costumi Sartoria Mulas
Produzione Twain Centro Produzione Danza
In residenza presso Centro d’Arte e Cultura – Città di Ladispoli, Supercinema e Teatro Il Rivellino – Tuscania, Fucina Teatro – Cagliari
Con il contributo di MiC – Ministero della Cultura, Regione Lazio, Fondazione Carivit
Primo Premio alla Miglior Coreografia – CortoinDanza 2011 – T.Off – Cagliari
Selezione Visionari Kilowatt Festival 2013
Romanza di Loredana Parrella, creazione del 2011, viene riproposta nel 2020 in una nuova versione per 4 interpreti.
Lo spettacolo prende spunto dal cortometraggio Submission di Theo Van Gogh, ucciso da un integralista islamico ad Amsterdam il 2 novembre 2004. La narrazione è cruda, senza timori, né allusioni, per raccontare di donne e uomini senza volto e senza nome sui cui corpi è iscritta la storia di un’umanità disumana. Tre quadri, che partendo dal nero del niqab che nasconde il volto, al bianco candore delle spose bambine, arrivano alla consapevolezza della feroce presenza dell’assenza.
In questa penombra, attraverso una scrittura coreografica a volte netta e aggressiva, a volte circolare ed ipnotica, si sviluppa la relazione con l’altro. Nonostante anni di privazioni, abusi e sofferenze il corpo resiste alla sottomissione e si sottrae a quel nero che occulta e mortifica. Scoprire il proprio volto si rivela l’unico appiglio all’idea di libertà. Un’invocazione, una confessione, un misto tra un atto di fede e un dolore lacerante, definitivo.
22 aprile
h 21.00
serata in collaborazione con Match
Fosfeni
PYC Petrillo Young Company
Coreografie Loris Petrillo
creazione per 2/4 interpreti
Cosa succede se chiudiamo gli occhi e li strizziamo?
Questa breve pièce di Loris Petrillo nasce da una sperimentazione sui fosfeni: giochi di luce, veloci flash, punti e immagini distorte che appaiono quando riproduciamo una meccanica quanto immaginifica azione fisica, come l’atto di strizzare gli occhi.
Piuttosto che fermarsi ad ammirare questo piacevole cortocircuito dei fotorecettori, ne dipingiamo le forme con lo strumento che abbiamo a disposizione, il corpo: ne risulta uno spettacolo dai tratti rapidi e dirompenti.
For the Ones
Coreografia e performance Jasper Narvaez
Musica da definire
Ringraziamenti 2020 WifiBody Choreographer’s Competition e CCP Choreographer’s Series come piattaforma iniziale per “A Crowd of One”
Il pezzo è una dedica alla navigazione in avanti e tra le barriere di ognuno all’interno dei cambiamenti inaspettati delle circostanze, in particolare da uno stato di limitazione e dal conforto della familiarità.
È anche una riflessione aggiornata in risposta a “A Crowd of One”, un film di danza creato nel pieno della pandemia per il WifiBody Choreographer’s Competition 2020 tenutosi a Manila, nelle Filippine.
Isabel
tratto da una storia vera
Di Yoris Petrillo e Aleksandros Memetaj
Con Caroline Loiseau
Produzione Anonima Teatri / Twain Centro Produzione Danza
In residenza presso Teatro Il Rivellino, Spazio Fani, Supercinema – Tuscania, Teatro Bottega – Carloforte
Con il sostegno di RIZOMI – Residenza “Artisti nei Territori” Regione Sardegna / Tersicorea
Con il contributo di MiC – Ministero della Cultura, Regione Lazio, Fondazione Carivit
Isabel è una giovane ragazza come tante che vive in una città del Sud America del 2000. Dopo la scomparsa di Raul, che credeva essere suo padre, Isabel, armata di un paio di stivali e di una camicia a quadri, inizia un viaggio alla ricerca della sua vera identità e dei suoi veri genitori, un viaggio crudo che la porterà a scoprire le ombre della sua famiglia e il passato del suo Paese. Il viaggio la porta indietro nel tempo, negli anni ’70, a vestire i panni di sua madre in un mondo fatto di violenza e corruzione, dove è impossibile fidarsi anche dei propri famigliari, dove camminare per le strade, le stesse da lei percorse quotidianamente trent’anni dopo, potrebbe rivelarsi pericoloso.
È proprio durante questo viaggio che “la verità” di Isabel, inizia a cadere verso il suolo, come da un aereo, come sua madre ventisette anni prima, narcotizzata e spinta giù perché “dissidente”. “La verità” di Isabel attraversa il tempo, attraversa i suoi ricordi di Raul e la costringe ad un confronto con quella figura per lei ancora ingombrante, fino a che “la verità” si schianta al suolo, cadendo nella piazza, dove vent’otto anni prima, sua madre rivelava al suo vero padre di essere incinta, pochi minuti prima di essere arrestata e separata dall’uomo che amava. Ed è qui che “la verità” di Isabel si ferma e le permette di poter finalmente incontrare, per la prima volta, i suoi genitori.
Ed è proprio qui che “la verità” di Isabel si ferma e le permette di poter finalmente incontrare, per la prima volta, i suoi genitori. Isabel è una donna, molte donne, è figlia, sorella e madre. Isabel è la forza dell’essere umano, il sorriso sulle labbra di una ragazzina felice per un raggio di sole. Isabel è la costante ricerca della normalità e della quotidianità perduta, è la speranza che fatica a soccombere, Isabel è la forza di adattarsi ai cambiamenti…
Isabel è una donna semplice e come lei ce ne sono tante. Questa storia è come tante altre storie, solo che questa è la storia di Isabel e per questo è speciale ed unica.
Lo spettacolo “Isabel” è tratto dalla storia vera di Victoria Donda: prima figlia di “desaparecidos”, – arrestati e torturati all’interno della prigione dell’Esma, nata dentro quella prigione e poi “adottata e rieducata” da suo zio, ufficiale dell’esercito, fautore dell’arresto dei genitori di Victoria – ad essere eletta alla Camera dei deputati argentina.
SUPERCINEMA
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