La sindaca aquesiana: “Curati otto feriti, alcuni gravi. Struttura fondamentale per il territorio”
Desidero ringraziare a nome mio e dell’amministrazione comunale il personale medico e sanitario dell’ospedale di Acquapendente, che nella notte di venerdì ha prontamente prestato soccorso a otto dei trentuno feriti, alcuni dei quali con gravi ustioni, qui condotti in seguito all’esplosione verificatasi in una struttura per l’accoglienza dei migranti situata nel Comune di San Lorenzo Nuovo. Medici e infermieri hanno profuso il massimo impegno in prima linea, rientrando rapidamente in servizio e dimostrando estrema professionalità nella cura delle persone ferite e nel gestire una situazione complicata, che si è protratta fino alla tarda mattinata con la compilazione dei verbali per l’autorità giudiziaria.
Quanto accaduto ribadisce ancora una volta l’importanza di questa struttura come presidio ospedaliero in un territorio di confine, fondamentale anche in un quadro di emergenza, e come tale necessita di continua attenzione per evitare che venga depotenziato, un rischio già corso in passato e scongiurato grazie alla giunta Zingaretti che lo fece diventare ospedale di zona disagiata.
In particolare, c’è assoluta necessità di tornare a disporre di un anestesista 24 ore su 24 e 7 giorni su 7, una battaglia che non ci stancheremo di portare avanti fino a quando il nostro pronto soccorso non tornerà ad avere la disponibilità di un anestesista a tempo pieno. Chiediamo quindi di potenziare il numero dei medici e del personale sanitario in generale, in tutti i settori: dal pronto soccorso alla medicina e alla chirurgia; di aumentare le unità che si occupano della fisioterapia, specialità che necessiterebbe anche di talune dotazioni strumentali necessarie nell’attività quotidiana; di riprendere alcune attività sospese, quale ad esempio l’ambulatorio di colonscopia, fermo da molto tempo.
Alla giunta Rocca chiediamo inoltre a che punto sia l’iter per la costruzione del nuovo ospedale: non ci risulta infatti che sia cambiata la programmazione regionale, ma non sono stati fatti passi avanti. Per svolgere il proprio ruolo nel migliore dei modi, l’ospedale di Acquapendente ha bisogno della vicinanza e del sostegno dell’ente regionale, una collaborazione che negli anni della giunta Zingaretti ha portato ottimi risultati.
Le professionalità e l’umanità proprie del nostro ospedale, riconosciute e rappresentate pubblicamente da pazienti che hanno avuto a che fare con la struttura, devono essere viste come un valore aggiunto e custodite gelosamente. La pandemia ha lasciato il prezioso insegnamento di quanto siano necessarie piccole strutture dislocate nel territorio: per noi, area interna di confine, questo è vero in ogni momento, se vogliamo che tutti i cittadini della Regione abbiano la stessa possibilità di accesso alle cure.
Intanto rivolgo un sentito grazie ai medici Lazzaro, Leonardi, Muccifora, Muzzi impegnati in prima linea venerdì notte, al direttore Giovanni Valeri e a tutto il personale infermieristico e amministrativo dell’ospedale aquesiano per l’impegno profuso nel prestare aiuto e salvare vite umane: il Comune è sempre a completa disposizione per qualsiasi esigenza.
Alessandra Terrosi, sindaca di Acquapendente