Durante questo fine settimana, i Carabinieri della Compagnia di Viterbo hanno eseguito un arresto in flagranza di reato, nei confronti di una coppia residente a Viterbo, accusata di detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti. Questa operazione si inserisce all’interno degli sforzi continuati per contrastare il traffico di droga nel capoluogo viterbese, dove il mercato delle sostanze stupefacenti continua a rappresentare una sfida significativa per le autorità locali.
L’azione dei carabinieri è stata avviata quando una pattuglia del Radiomobile ha fermato un’autovettura in piazzale Gramsci, scoprendo che il conducente, un ventiquattrenne, aveva in suo possesso circa 5 grammi di hashish, nascosti addosso.
Successivamente, è stata effettuata una perquisizione nell’abitazione condivisa dal ventiquattrenne e dalla sua compagna ventenne, situata nel quartiere San Faustino. Durante questa operazione, sono stati rinvenuti ulteriori 560 grammi di hashish, divisi in 11 panetti e conservati nel frigorifero. In aggiunta, sono stati rinvenuti circa 7 grammi di marijuana confezionati in un unico involucro di cellophane, nonché materiale usato per il confezionamento che lasciava intendere l’intenzione di confezionare sostanze illecite.
Quanto rinvenuto è stato sottoposto a sequestro e la coppia è stata posta agli arresti domiciliari, in attesa del procedimento giudiziario presso l’Autorità Giudiziaria del capoluogo. L’operazione dei Carabinieri ha contribuito agli sforzi mirati a contrastare il traffico di stupefacenti, rappresentando una tappa significativa nella lotta contro l’attivo mercato della droga nella città di Viterbo.
Il presente comunicato viene condiviso con la Procura della Repubblica di Viterbo e trasmesso per interesse pubblico.
PRESUNZIONE DI INNOCENZA
Il soggetto indagato è persona nei cui confronti vengono fatte indagini durante lo svolgimento dell’azione penale; nel sistema penale italiano la presunzione di innocenza, art 27 Costituzione, è tale fino al terzo grado di giudizio e la persona indagata non è considerata colpevole fino alla condanna definitiva.