La pillola anticoncezionale sarà gratuita per tutte.
Ad affermarlo è l’Aifa (agenzia italiana per il farmaco) e Comitato prezzi e rimborsi (Cpr). Una svolta decisiva sul tema della salute e prevenzione per il nostro Paese, infatti è stata approvata anche la gratuità della profilassi pre-esposizione contro il virus dell’HIV, meglio nota come Prep.
“Sono anni che le donne, i movimenti e le organizzazioni si battono per mettere al centro dell’agenda politica la centralità per una salute veramente pubblica e accessibile a tutti” affermano gli attivisti di Potere al Popolo.
“Potere al Popolo da tempo porta avanti la battaglia per una contraccezione gratuita, lo abbiamo fatto attraverso un’inchiesta nei consultori romani,
durante la campagna elettorale, nelle mobilitazioni di piazza e alla contestazione alla Boldrini; colei che rappresenta quel femminismo di facciata che a a che vedere con le rivendicazioni materiali delle donne che vivono nelle borgate, delle sorelle migranti e delle sfruttate di questo Paese” dichiarano gli attivisti.
“Lo stesso Partito Democratico che negli anni è stato responsabile ed ha contribuito alla negazione dei diritti delle donne attraverso lo smantellamento della sanità pubblica. Il governo reazionario della Meloni, d’altro canto in tema di aborto, unione civili e tutela dei diritti si è dimostrato sin da subito contrario attraverso le parole della ministra Roccella”.
“La lotta non si arresta!
Continueremo con il controllo popolare affinché la pillola sia realmente fruibile e accessibile per tutte, per tutte le età e in tutte le regioni, senza distinzioni data la dannosa autonomia differenziata”.
“Crediamo sia centrale tornare anche a parlare di ricerca, medicina e produzione di farmaci sotto il controllo pubblico per fermare la speculazione delle aziende private. Su questo continueremo a dare battaglia”.
“Smascheriamo le bugie che i partiti di centro destra e centro sinistra ci hanno narrato per anni, i soldi ci sono, bisogna indirizzarli per il benessere e la salute collettiva e non per gli armamenti” concludono gli attivisti.