Ogni ente che beneficia di qualunque donazione 5 x 1000 ha l’obbligo di presentare un rendiconto: si tratta, in sostanza, di illustrare le modalità con le quali gli importi ricevuti vengono usati. Medici Senza Frontiere, ovviamente, fa la stessa cosa per qualsiasi donazione 5 x 1000 sia destinata a finanziare i suoi progetti. Da più di mezzo secolo questa organizzazione è impegnata, con i suoi medici, i suoi infermieri e i suoi operatori, a portare cure in ogni parte del mondo e a salvare vite, andando in aiuto di bambini, uomini e donne che non hanno accesso all’assistenza sanitaria, magari perché vivono in territori colpiti da un disastro naturale, devastati da una guerra o afflitti da una epidemia.
I progetti di Medici Senza Frontiere con il 5 x 1000
I fondi che vengono raccolti tramite le diverse tipologie di donazione 5 x 1000 consentono a Medici Senza Frontiere di occuparsi di numerosi progetti. Proprio il 5 x 1000, in effetti, costituisce uno dei canali di raccolta fondi più importanti per questa realtà. Nel 2022, l’organizzazione ha ottenuto circa 7 milioni e 600mila euro, provenienti dalle dichiarazioni dei redditi del 2021, essendo stata scelta per la donazione 5 x 1000 da poco più di 180mila persone: un risultato senza dubbio molto importante. Con i fondi incassati è stato possibile pianificare, proseguire o portare a termine interventi e iniziative in diversi Paesi in tutto il pianeta, là dove c’era la necessità di intervenire con cure e assistenza medica. Vediamo, dunque, quali sono state le aree di intervento più importanti da parte di Medici Senza Frontiere.
I settori di intervento
La malnutrizione e la salute dei bambini rappresentano due settori di intervento molto significativi, insieme con la medicina di urgenza e la chirurgia, la salute riproduttiva, la prevenzione e la cura della malaria, l’assistenza psicologica e quella sanitaria. In Afghanistan, per esempio, un finanziamento di 600mila euro è stato riservato al progetto che riguarda l’ospedale traumatologico di Kunduz, in cui vengono garantite cure alle popolazioni sfollate. Nel Governatorato di Idlib in Siria, invece, in virtù di un progetto che è stato finanziato con una somma di 1 milione e mezzo di euro Medici Senza Frontiere presta assistenza umanitaria e medica ai siriani sfollati. Vale la pena di menzionare anche l’ospedale di Hangha, in Sierra Leone, dove per la cura e la prevenzione della malnutrizione gli operatori dell’organizzazione hanno potuto beneficiare di un finanziamento di 600mila euro assicurato proprio dai fondi derivanti dal 5 x 1000.
Contro la malnutrizione e la malaria
Ci spostiamo in Asia, e più di preciso nel Bangladesh, per entrare in contatto con il progetto di Cox’s Bazaar, finanziato a sua volta con 600mila euro e finalizzato a prestare assistenza sanitaria e medica alla popolazione Rohingya. Il progetto di Bolivar nel Venezuela, invece, riguarda la cura e la prevenzione della malaria: in questo caso sono stati stanziati 1 milione e 100mila euro. Torniamo in Africa, per capire come opera Medici Senza Frontiere in Mali e in Nigeria. Cominciamo proprio dal Mali, e dalle cure infantili e materne garantite a Niono grazie anche a un progetto che è stato finanziato con 1 milione e 300mila euro. Per quel che riguarda le attività in Nigeria, invece, sono ben due i progetti degni di attenzione: uno è quello di Kebbi, che è stato finanziato con poco più di 630mila euro e che mira alla cura e alla prevenzione della malnutrizione; l’altro, invece, è quello di Maidaguri, località nella quale è stato sviluppato un centro terapeutico nutrizionale che serve a curare i bambini affetti da malnutrizione grave.