
Domenica 6 aprile 2025, la Tuscia ha dato un chiaro segnale di resistenza. Migliaia di persone si sono radunate al Parco Archeologico di Vulci, nel comune di Montalto di Castro, per manifestare contro il progetto criminale di stoccaggio delle scorie radioattive nel nostro territorio. Una protesta che ha visto la partecipazione massiccia di cittadini, comitati, associazioni, sindaci e amministratori, uniti in un’unica lotta per difendere la salute, l’ambiente e il futuro della nostra terra.
Il Partito della Rifondazione Comunista è stato in prima linea anche oggi, con i suoi esponenti locali che hanno marciato fianco a fianco con il popolo della Tuscia. Alessandro Tizi, Consigliere Comunale di Tuscania, e Franca Battellocchi, del Circolo PRC “Ocalan” di Viterbo, non hanno fatto un passo indietro, ribadendo con forza che questa battaglia è una questione di vita o di morte per la nostra comunità.
Da mesi, Rifondazione Comunista è al fianco dei comitati che si battono contro lo stoccaggio delle scorie radioattive. Abbiamo partecipato e continueremo a partecipare a tutte le assemblee, a tutte le iniziative pubbliche, perché siamo convinti che il nostro territorio non possa essere sacrificato sull’altare degli interessi economici delle multinazionali e dello Stato. La Tuscia non diventi una discarica di rifiuti nucleari.
Oggi la nostra voce si è unita a quella di migliaia di cittadini che hanno detto “basta”. Non c’è spazio per il compromesso. Non accetteremo che la nostra terra venga trasformata in un deposito radioattivo. Lo stoccaggio delle scorie è una minaccia enorme per la nostra salute, per l’ambiente e per le generazioni future. Non cederemo mai di fronte a questo attacco.
Rifondazione Comunista è pronta a continuare la battaglia con determinazione, fino alla vittoria. La mobilitazione non finirà qui: siamo pronti a lottare, a scendere in piazza ancora e ancora, con tutti coloro che vogliono difendere la Tuscia da questo scempio.