Determinanti le telecamere ed il racconto di due testimoni oculari.
In una tranquilla località viterbese, un uomo sulla sessantina è stato denunciato per furto di auto, in seguito ad un’indagine condotta dalle autorità locali, avviata subito dopo la denuncia del proprietario dell’utilitaria, una Fiat Panda, che aveva parcheggiato nei pressi della piazza di paese, con l’amara sorpresa di non ritrovarla più, al suo ritorno.
Il sospettato è stato individuato grazie alle telecamere di sorveglianza, posizionate nelle vicinanze e alle testimonianze di due cittadini.
L’acquisizione dei filmati ha permesso agli investigatori di ricostruire tutte le fasi della commissione del delitto: l’uomo, arrivato in zona a bordo di un Fiat Fiorino rubato, insieme ad un complice, al momento rimasto ignoto, è stato ripreso mentre armeggia intorno all’auto, cercando poi, una volta entrato nell’abitacolo, di avviare il motore prima di allontanarsi dalla scena del crimine.
Le immagini hanno però permesso agli investigatori di ottenere una descrizione dettagliata dell’individuo e di avviare quindi una ricerca mirata.
Determinante, inoltre, è stata la testimonianza di due persone che lo avevano incrociato, casualmente, in strada pochi istanti prima di mettere a segno il colpo, fornendo ulteriori dettagli sul suo aspetto fisico e sulle sue azioni.
L’uomo, accusato di furto di auto, affronterà il sistema giudiziario per rispondere delle proprie azioni.
L’episodio ha dimostrato l’importanza della collaborazione tra cittadini e forze dell’ordine nella prevenzione e nella risoluzione dei reati.
Il presente comunicato viene condiviso con la Procura della Repubblica di Viterbo e trasmesso per interesse pubblico
PRESUNZIONE DI INNOCENZA
Il soggetto indagato è persona nei cui confronti vengono fatte indagini durante lo svolgimento dell’azione penale; nel sistema penale italiano la presunzione di innocenza, art 27 Costituzione, è tale fino al terzo grado di giudizio e la persona indagata non è considerata colpevole fino alla condanna definitiva