Continuano i controlli dei Carabinieri finalizzati a scovare i percettori di reddito di cittadinanza, privi, per vari motivi, dei requisiti richiesti dalla legge. A conclusione delle indagini, svolte con la collaborazione dei carabinieri del Nucleo Ispettorato del Lavoro, sono state denunciate sei persone, tre italiani e tre stranieri che hanno ricevuto complessivamente 52.000 euro in maniera illecita, per aver presentato false dichiarazioni circa la composizione del nucleo familiare e/o la residenza e/o per aver omesso di comunicare un impiego lavorativo.
L’informativa di reato conclusiva è stata pertanto trasmessa alla Procura della Repubblica di Viterbo, ipotizzando i reati di falsità ideologica commessa da privato in atto pubblico e violazione delle disposizioni inerenti il reddito di cittadinanza. Inoltre è stato informato anche l’INPS per i provvedimenti di competenza, volti ad avviare le procedure di recupero delle somme indebitamente percepite.
Il presente comunicato viene condiviso con la Procura della Repubblica di Viterbo e trasmesso per interesse pubblico.
PRESUNZIONE DI INNOCENZA
Il soggetto indagato è persona nei cui confronti vengono fatte indagini durante lo svolgimento dell’azione penale; nel sistema penale italiano la presunzione di innocenza, art 27 Costituzione, è tale fino al terzo grado di giudizio e la persona indagata non è considerata colpevole fino alla condanna definitiva.