I Carabinieri della Stazione di Corchiano (VT) hanno arrestato una 46enne ritenuta responsabile di produzione traffico e detenzione illecita di sostanze stupefacenti.
L’attività è nata dalla sana abitudine di svolgere attività sportiva e dalla curiosità, dalla capacità di guardare con attenzione cosa avviene sul territorio. Il Carabiniere stava, infatti, facendo jogging come era solito fare. Faceva molto caldo e ha deciso di cambiare il solito itinerario. Passa davanti a una villetta circondata da un terreno coltivato e nota qualcosa di strano. Tra i filari di piante di pomodoro spuntavano qua e la delle piante che avevano caratteristiche diverse. Sembravano piante di “cannabis indica”, di marijuana.
Tornato in caserma ha allertato il Comandante di Stazione che ha immediatamente organizzato un servizio ad hoc. Verificato che l’obiettivo potesse effettivamente essere positivo, ha controllato il “curriculum” degli occupanti dell’abitazione e ha deciso l’intervento.
Nel terreno, occultate tra le piante di pomodoro, sono state rinvenute 27 piante di marijuana in diverso stadio di crescita e circa 100 grammi di sostanza già essiccata e pronta all’uso e alla commercializzazione. In un capannone adiacente i militari hanno scoperto due piccole serre completamente attrezzate per la coltivazione delle piantine con ventilatore, deumidificatore, timer per l’irrigazione e termometro, oltre a un apparato “grinder” di quelli usati per sminuzzare la sostanza stupefacente.
L’operazione ha portato all’arresto arrestata in flagranza di reato e messa a disposizione dell’autorità giudiziaria della donna responsabile della coltivazione e del confezionamento della sostanza stupefacente. Le serre utilizzate per la coltivazione e il materiale sono state poste sotto sequestro.
La Stazione carabinieri di Corchiano (VT) ha dimostrato ancora una volta la propria efficacia e determinazione nella lotta al crimine, contribuendo così a impedire la diffusione della droga sul territorio e l’importante ruolo svolto dalle forze dell’ordine nella salvaguardia del bene comune.
“Nonostante le difficoltà legate alle alte temperature – fanno sapere dal Comando Provinciale di Viterbo – i carabinieri della Stazione territoriale hanno compiuto il loro dovere con grande impegno e abnegazione. Grazie al loro intervento tempestivo è stato possibile interrompere un’attività illegale che mette a rischio la salute e la sicurezza della collettività. A loro va il plauso e il riconoscimento per l’efficacia e la determinazione dimostrate nel contrasto alla criminalità, contribuendo così alla sicurezza e al benessere della comunità locale”.
Il presente comunicato viene condiviso con la Procura della Repubblica di Viterbo e trasmesso per interesse pubblico
PRESUNZIONE DI INNOCENZA
Il soggetto indagato è persona nei cui confronti vengono fatte indagini durante lo svolgimento dell’azione penale; nel sistema penale italiano la presunzione di innocenza, art 27 Costituzione, è tale fino al terzo grado di giudizio e la persona indagata non è considerata colpevole fino alla condanna definitiva |