La sera del 1 settembre, mentre nel centro storico si teneva il tradizionale trasporto della Minimacchina, Carabinieri della Compagnia di Viterbo di pattuglia nei quartieri fuori le mura hanno arrestato in flagranza una trentaquattrenne martana per detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti. Militari della Sezione Radiomobile hanno fermato la sua autovettura lungo la Strada Cassia Nord; la donna ha accusato un malore per il quale, su richiesta degli stessi Carabinieri è stata trasportata in ambulanza dell’ospedale “Belcolle”.
Giunta al pronto soccorso, i militari l’hanno sorpresa tentare di disfarsi di involucro di cellophane, contenente circa 22 grammi di cocaina, occultato sulla persona. Dimessa poco dopo, ha assistito a perquisizione in abitazione condotta con il supporto di personale di Squadra di Intervento Operativo (S.I.O.) – in città per rafforzare i controlli durante le festività di Santa Rosa – che ha significato l’ulteriore rinvenimento di circa 0,27 grammi di hashish, 0,6 grammi di marijuana e due bilancini di precisione, nascosti in armadio del soggiorno. I reperti sono stati posti sotto sequestro e la donna è stata ristretta agli arresti domiciliari, a disposizione della competente Autorità Giudiziaria viterbese.
Il presente comunicato viene condiviso con la Procura delle Repubblica di Viterbo e trasmesso per interesse pubblico.
PRESUNZIONE DI INNOCENZA
Il soggetto indagato è persona nei cui confronti vengono fatte indagini durante lo svolgimento dell’azione penale; nel sistema penale italiano la presunzione di innocenza, art 27 Costituzione, è tale fino al terzo grado di giudizio e la persona indagata non è considerata colpevole fino alla condanna definitiva.