Le armi uccidono gli esseri umani. Il governo italiano, invece di adoperarsi per la pace in Ucraina, fornisce armi affinche’ la guerra faccia ancora piu’ stragi di esseri umani. Cosi’ facendo il governo italiano viola l’articolo 11 della Costituzione della Repubblica italiana. Cosi’ facendo il governo italiano si rende fuorilegge, criminale, assassino, stragista.
Salvare le vite e’ il primo dovere di ogni essere umano e di ogni umano istituto. Per salvare le vite occorre far cessare le guerre. Per far cessare le guerre occorre il disarmo. Senza armi gli assassini non possono piu’ uccidere.
La guerra scatenata dal folle e criminale autocrate russo prosegue da oltre un anno. Innumerevoli esseri umani inermi e innocenti sono stati uccisi e continuano ad essere uccisi. Tutti i governi che partecipano alla guerra sono responsabili di questa immane strage. Tutti i governi che partecipano alla guerra sono responsabili del crescente pericolo che essa divenga mondiale e nucleare e distrugga l’intera umana famiglia.
Occorre fermare immediatamente la guerra e costringere tutti i governi assassini a cessare di uccidere. Per fermarla vi e’ un solo modo: impedire che nuove armi vengano rese disponibili a chi continua ad ordinare e commettere stragi. I popoli di tutti i paesi coinvolti nella guerra insorgano nonviolentemente per bloccare l’invio di nuove armi, insorgano nonviolentemente per far cessare la guerra. Il popolo italiano insorga nonviolentemente per far cessare l’invio delle armi italiane, insorga nonviolentemente per far cessare la partecipazione italiana all’eccidio.
Con l’azione diretta nonviolenta siano bloccate tutte le fabbriche di armi assassine. Con l’azione diretta nonviolenta siano bloccate tutte le sedi logistiche di deposito e trasporto delle armi assassine. Con l’azione diretta nonviolenta siano bloccate tutte le centrali di comando che decidono ed organizzano la produzione e l’invio di armi assassine. Con l’azione diretta nonviolenta sia contrastato il governo italiano golpista e stragista.
Ogni vittima ha il volto di Abele. Soccorrere, accogliere, assistere ogni persona bisognosa di aiuto. Pace, disarmo, smilitarizzazione. Salvare le vite e’ il primo dovere.
Oppresse e oppressi di tutti i paesi, unitevi per per la salvezza e la liberazione comune, per la salvezza e il bene comune dell’umanita’ e dell’intero mondo vivente. Solo la nonviolenza puo’ salvare l’umanita’ dalla catastrofe.
Peppe Sini, responsabile del “Centro di ricerca per la pace, i diritti umani e la difesa della biosfera” di Viterbo