A seguito del primo incontro pubblico tenutosi a Montalto di Castro sul tema del fotovoltaico, del 30 settembre scorso, che ha coinvolto la società civile e le parti politiche, dal dibattito in seno al gruppo di cittadini che è scaturito in questi giorni, abbiamo inviato una richiesta alla sindaca di Socciarelli, frutto del confronto con altri comitati d’Italia e del dibattito interno il comitato di Montalto e Pescia, con l’intento di individuare una prima azione concreta per salvaguardare il futuro della nostra comunità:
Infatti, come è stato evidenziato durante l’incontro, l’impegno del Comune di Montalto di Castro nella regolamentazione degli impianti FER ha radici profonde. Prima ancora che il territorio comunale fosse oggetto di numerose richieste per l’installazione di grandi impianti fotovoltaici, l’amministrazione aveva già tracciato un indirizzo politico chiaro per proteggere il territorio da un’occupazione indiscriminata. Negli anni precedenti, il Comune aveva infatti manifestato preoccupazione per il potenziale impatto negativo che un’espansione incontrollata di tali impianti avrebbe potuto avere sull’agricoltura, sul paesaggio e sul patrimonio culturale della zona. Questo impegno ha portato alla stesura di linee guida mirate a prevenire proprio ciò che oggi sta accadendo con il boom del fotovoltaico nel nostro territorio, introducendo norme stringenti per la tutela del territorio. Le amministrazioni comunali, pur riconoscendo il valore della produzione di energia rinnovabile, hanno sempre sottolineato l’importanza di mantenere un equilibrio tra lo sviluppo energetico e la salvaguardia del paesaggio, delle risorse agricole e del patrimonio culturale.
Tutto questo però non è stato sufficiente a fermare l’invasione. E nonostante anche la Giunta Rocca, nel maggio 2023 abbia certificato lo stop degli impianti FER nel viterbese, che al momento dell’approvazione ospitava già il 78,08% di centrali eoliche e solari dell’intera regione (Latina il 13,07%, Roma il 6,58”, Frosinone l’1,64% mentre Rieti era ferma a zero), le domande di installazione e le procedure in atto sono proseguite senza sosta.
Alla luce di tutto ciò, riteniamo che sia urgente e necessario scrivere a tutte le Amministrazioni Comunali della provincia di Viterbo, e all’Amministrazione Provinciale stessa, come abbiamo fatto con Montalto di Castro, invitandole ad adottare specifiche delibere di Consiglio Comunale, le quali prevedano azioni concrete, come sottolineare, ad esempio, che non vi sono più aree idonee in tutta la provincia di Viterbo. Chiederemo inoltre di considerare l’introduzione di una moratoria per gli impianti attualmente in fase di autorizzazione. Siamo convinti che una delibera chiara e in linea con la volontà dei cittadini di Montalto e Pescia sarebbe da noi ampiamente divulgata e difesa in tutte le sedi, sia regionali che nazionali.
Siamo consapevoli che una delibera non ha valore di legge, ma seguendo l’esempio di molti comuni sardi in mobilitazione, ci auguriamo che anche il nostro Comune possa adottare una delibera che esprima una chiara e precisa indicazione politica. Intendiamo dare vita a una campagna di adesione affinché, come ha fatto la Regione Lazio imponendo lo stop al fotovoltaico e all’eolico nella Tuscia, anche i singoli comuni possano fornire la loro indicazione. In un momento come questo, in cui vengono avanzate numerose richieste di individuazione di aree idonee, è essenziale compiere un primo passo di mobilitazione a difesa del nostro territorio.
Per il Comitato No Fotovoltaico Selvaggio Montalto e Pescia. Cristina Volpe Rinonapoli
———————————-
LETTERA INVIATA ALLA SINDACA SOCCIARELLI
Gentile Sindaca Emanuela Socciarelli,
a seguito del primo incontro pubblico sul tema del fotovoltaico del 30 settembre scorso, che ha coinvolto la società civile e le parti politiche, dal dibattito in seno al gruppo di cittadini che è scaturito in questi giorni, mi permetto di chiederLe di dedicare qualche istante alla presente lettera, frutto del confronto con altri comitati d’Italia e del dibattito interno il comitato di Montalto e Pescia, con l’intento di individuare una prima azione concreta per salvaguardare il futuro della nostra comunità:
Come evidenziato durante l’incontro, l’impegno del Comune di Montalto di Castro nella regolamentazione degli impianti FER ha radici profonde. Prima ancora che il territorio comunale fosse oggetto di numerose richieste per l’installazione di grandi impianti fotovoltaici, l’amministrazione aveva già tracciato un indirizzo politico chiaro per proteggere il territorio da un’occupazione indiscriminata. Negli anni precedenti, il Comune aveva infatti manifestato preoccupazione per il potenziale impatto negativo che un’espansione incontrollata di tali impianti avrebbe potuto avere sull’agricoltura, sul paesaggio e sul patrimonio culturale della zona. Questo impegno ha portato alla stesura di linee guida mirate a prevenire proprio ciò che oggi sta accadendo con il boom del fotovoltaico nel nostro territorio. Mi riferisco alla Delibera del Consiglio Comunale dell’Amministrazione Carai, con la quale i consiglieri, all’unanimità, indicarono come limite massimo il 3% della superficie comunale da destinare agli impianti fotovoltaici. A ciò si aggiunge la Delibera di Consiglio Comunale n. 32 del 28/06/2021, che anche Lei ha votato, mirata a porre un freno al cosiddetto “fotovoltaico selvaggio”, introducendo norme stringenti per la tutela del territorio. Questo documento, pur riconoscendo il valore della produzione di energia rinnovabile, sottolinea l’importanza di mantenere un equilibrio tra lo sviluppo energetico e la salvaguardia del paesaggio, delle risorse agricole e del patrimonio culturale del Comune. Non vanno poi dimenticate le ordinanze sindacali da Lei emesse, che hanno evidenziato le problematiche legate alla superficialità con cui vengono gestiti i cantieri.
Alla luce di tutto ciò, riteniamo che sia urgente e necessario che l’Amministrazione da Lei guidata adotti una nuova delibera da portare in Consiglio Comunale, la quale preveda azioni concrete, come sottolineare, ad esempio, che non vi sono più aree idonee all’interno del Comune di Montalto di Castro. Le chiediamo inoltre di considerare l’introduzione di una moratoria per gli impianti attualmente in fase di autorizzazione. Siamo convinti che una delibera chiara e in linea con la volontà dei cittadini di Montalto e Pescia sarebbe da noi ampiamente divulgata e difesa in tutte le sedi, sia regionali che nazionali.
Siamo consapevoli che una delibera non ha valore di legge, ma seguendo l’esempio di molti comuni sardi in mobilitazione, ci auguriamo che anche il nostro Comune possa adottare una delibera che esprima una chiara e precisa indicazione politica. Intendiamo dare vita a una campagna di adesione affinché, come ha fatto la Regione Lazio imponendo lo stop al fotovoltaico e all’eolico nella Tuscia, anche i singoli comuni possano fornire la loro indicazione. In un momento come questo, in cui vengono avanzate numerose richieste di individuazione di aree idonee, è essenziale compiere un primo passo di mobilitazione a difesa del nostro territorio.”
Certi della Sua attenzione, restiamo a disposizione per un confronto.
Cordiali saluti,
Comitato No Fotovoltaico Selvaggio. Montalto e Pescia