Nella giornata di ieri, 20 febbraio, un tragico incidente stradale ha scosso la comunità locale, lasciando dietro di sé due persone ferite e una scia di paura e incertezza. Un individuo, noto alle forze dell’ordine per la sua condotta irresponsabile alla guida, è stato il protagonista di uno speronamento prima di dileguarsi nel nulla, ignorando il dovere di prestare soccorso.
L’evento si è verificato in una via tranquilla, dove una coppia a bordo di una Mini Cooper è stata violentemente tamponata, provocando danni ingenti e lesioni gravi ai passeggeri. La prontezza di intervento dei carabinieri ha permesso di avviare tempestivamente le indagini, anche se il responsabile si era già dato alla fuga. Tuttavia, grazie alle telecamere di videosorveglianza della zona, gli inquirenti sono riusciti a rintracciare il colpevole, un uomo quarantenne alla guida di una Toyota C-KR.
Il gesto vile di fuggire dalla scena di un incidente stradale non solo viola la legge, ma rappresenta un atto moralmente riprovevole. È un imperativo legale e umano fermarsi, fornire assistenza alle persone coinvolte e cooperare con le autorità competenti. Questo tipo di comportamento mette a rischio la sicurezza di tutti gli utenti della strada e ostacola le operazioni di soccorso e di indagine delle forze dell’ordine.
I carabinieri di Viterbo ribadiscono l’importanza cruciale del rispetto delle leggi stradali e dell’adozione di comportamenti responsabili e solidali in caso di incidente. Solo attraverso una collaborazione attiva e un impegno condiviso è possibile contrastare efficacemente il fenomeno dei pirati della strada e garantire la sicurezza di tutti gli utenti delle strade locali.
Il presente comunicato viene condiviso con la Procura della Repubblica di Viterbo e trasmesso per interesse pubblico.
PRESUNZIONE DI INNOCENZA
Il soggetto indagato è persona nei cui confronti vengono fatte indagini durante lo svolgimento dell’azione penale; nel sistema penale italiano la presunzione di innocenza, art 27 Costituzione, è tale fino al terzo grado di giudizio e la persona indagata non è considerata colpevole fino alla condanna definitiva.