
Grande successo per l’open day del gusto organizzato sabato scorso dalla Cimina Dolciaria presso il proprio stabilimento e punto vendita in località Vico Matrino.
I visitatori hanno potuto degustare la colomba artigianale e le uova di Pasqua, mentre i più piccoli sono stati accolti dalla simpatica mascotte Nocciolina.
Tante le personalità intervenute durante la giornata per portare un saluto, tra i quali alcuni Sindaci: Vincenzo Girolami di Castel Sant’Elia, Teresa Pasquali di Vejano; Francesco Di Biagi di Latera, Sandrino Aquilani di Vetralla, Rinaldo Marchesi di Barbarano Romano il vice Sindaco di Tessennano Giorgio Gentilini.
L’industria di Capranica ha arricchito questa giornata con due appuntamenti. Il primo è stata la presentazione del libro “I sogni di Maira: racconti al cioccolato”, di Martina Venturini. “Ho scritto alcuni racconti legati al mondo del cioccolato – ha detto la scrittrice e giornalista di Oriolo Romano – e visto che la protagonista era sempre la stessa ho pensato di raccoglierli in un unico libro, pubblicato in collaborazione con la Cimina Dolciaria.”
L’altro appuntamento è stato un corso sulla nocciola tenuto da Irma Brizi, assaggiatrice esperta della filiera e trasformazione della nocciola e direttrice dell’Associazione Nazionale Città della Nocciola che raccoglie 220 comuni italiani dove viene prodotto il prelibato frutto.
L’esperta ha ripercorso la storia della nocciola, la cui diffusione e produzione è aumentata nello scorso secolo per l’utilizzo sempre più frequente nell’industria dolciaria, la sua rappresentazione nell’arte e i monumenti realizzati da alcuni Comuni.
I partecipanti al corso hanno composto un gruppo di assaggio, durante il quale hanno utilizzato tutti e cinque i sensi per valutare le nocciole: dimensioni, forma, colore, intensità del profumo, croccantezza, gusto e le eventuali sensazioni negative. Inoltre, hanno assaggiato anche le creme spalmabili prodotte dalla Cimina Dolciaria. Al termine della lezione, a tutti i partecipanti è stato consegnato un attestato.
La nocciola è presente in Piemonte, Sicilia, Calabria, Campania e Lazio, e in forma minore in Liguria, Umbria e Sardegna. L’Italia è il secondo produttore al mondo dopo la Turchia.
Una volta raccolto, il prodotto viene sottoposto ad essiccatura, sgusciato, selezionato, calibrato e tostato. La nocciola si può commercializzare intera, a granella, come farina o pasta e addirittura si estrae un olio utilizzato dagli chef stellati. La nocciola ha grandi proprietà nutrizionali e il guscio può essere utilizzato per il riscaldamento.
“L’Italia è l’unica Nazione che può vantare tre riconoscimenti di qualità, una DOP e due IGP – ha detto Irma Brizi, che effettua direttamente nella sua pasticceria la tostatura delle nocciole – si tratta della nocciola Romana, quelle del Piemonte e di Giffoni in Campania. Sono prodotti di qualità che nascono dall’impegno di tanti coltivatori italiani. Per questo i consumatori devono fare attenzione ad acquistare nocciole, soprattutto quelle in vendita nella grande distribuzione, e prediligere la produzione italiana certificata e garantita. Mi auguro – ha concluso Irma Brizi, coautrice del libro Enciclopedia della Nocciola – che bar e ristoranti utilizzino di più la nocciola, magari abbinandola ad aperitivi e piatti tipici della tradizione culinaria italiana.”
Entusiasti la presidente e il direttore della Cimina Dolciaria. “Una giornata dedicata alle famiglie e agli amanti del cioccolato e della nocciola – hanno detto Maria Giuseppina Rossi e Gabriele Carloni – quest’ultima è un prodotto del nostro territorio che merita di essere ulteriormente valorizzato”.
Cimina Dolciaria






