Grande partecipazione ed un crescendo di intensità per l’evento culturale che domenica pomeriggio ha avuto luogo presso l’ex chiesa di Santa Maria della Concezione a Carbognano. La presentazione di “Poesie contadine”, silloge poetica di Orlando De Santis curata postuma dai nipoti Leonardo e Stefano Marigliani, è stata seguita da un centinaio di persone nella magnifica location fatta costruire nel XVI secolo dall’allora domina del feudo di Carbognano: Giulia Farnese. La scena si è così svolta nella meravigliosa cornice degli affreschi che protetti e celati per anni dietro ad un muro, sono stati riportati alla luce e restaurati nel 2006 in occasione del rifacimento del tetto.
Proprio qui, venerdì 26 maggio alle ore 17:30, nel contesto dei festeggiamenti in onore dei patroni San Filippo Neri e Sant’Eutizio, verrà presentato il libro intitolato “La chiesa di Santa Maria dell’Immacolata Concezione di Carbognano” curato da Luca Della Rocca. La presentazione ad opera dell’autore sarà accompagnata dagli interventi del Sindaco di Carbognano Agostino Gasbarri, del Funzionario incaricato della Soprintendenza Luisa Caporossi, delle restauratrici Francesca Scirpa, Chiara Giuffrida e Maria Ferdinanda Falcon Martinez e del Vicepresidente ASVIT Umberto Laurenti.
La conferenza di presentazione del libro “Poesie contadine” ha preso il via, come da programma, domenica 21 maggio alle ore 17. L’introduzione curata da Stefano Marigliani si è aperta con il ricordo del compianto Bruno Pastorelli, carbognanese che dedicò la propria vita alla cultura, partecipando attivamente a numerose iniziative tra Carbognano e Ronciglione e, più in generale, nella Tuscia.
Il Maestro Stefano Cianti, artista ronciglionese, ha quindi colto l’occasione per ribadire il concetto che l’arte lascia sempre una traccia e a tal proposito ha illustrato il suo ritratto di Orlando De Santis dal titolo “Sono sempre con noi”. Il dipinto, donato dall’artista ai familiari del De Santis ed esposto al pubblico per l’occasione, è stato realizzato con l’intento di rendere testimonianza della luce che il Poeta Contadino di Carbognano ha portato con la sua azione di vita: quella luce che, staccandosi dalla dimensione terrena rappresentata dal Castello Farnese, risplende in una spirale di rose, alle quali è affidato il compito di accompagnare l’osservatore verso un bagliore caldo, morbido e rassicurante che certamente è intuizione di quell’energia propria della dimensione ultraterrena. Per sopraggiunti impegni, l’artista non si è potuto trattenere fino al termine della conferenza e, scusandosi con tutti i presenti, ha rimandato la live performance che era stata prevista nel programma dell’evento.
A seguire, i fratelli Marigliani hanno rivolto un sentito ringraziamento al Sindaco Agostino Gasbarri, il quale, da sempre attento alle iniziative culturali, ha immediatamente accolto con entusiasmo l’idea della presentazione. Il Sindaco del grazioso borgo della Tuscia incastonato in una valle del Cimino ha condiviso alcuni ricordi personali legati al De Santis. Sorpreso dal profondo interesse verso la religione che l’autore, seppur professandosi ateo ma aperto al confronto con il clero, riversò nelle sue liriche, il Primo Cittadino si è quindi interrogato sull’effettiva fede del De Santis e si è cimentato nella lettura di una poesia estratta dal libro e dal titolo “Domande a Cristo”.
Stefano Marigliani ha quindi rivolto un sentito ringraziamento al Comune di Carbognano per aver patrocinato l’evento ospitando la conferenza presso l’ex chiesa di Santa Maria della Concezione e per il supporto nella ricerca di alcuni documenti relativi all’impegno civico di Orlando De Santis che arrivò ad indossare la fascia di Primo Cittadino tra il ’70 e il ’75: a quel Sindaco e a tutta la sua giunta è riconosciuto il merito di aver gettato le basi per l’istituzione della scuola media di Carbognano.
La parola è poi passata a Leonardo Marigliani che ha sottolineato come la parte più bella della presentazione si fosse già compiuta nei dialoghi con gli ospiti prima dell’inizio dell’evento e nella condivisione di tanti ricordi e spunti di riflessione sulla vita e le opere di Orlando De Santis.
Molto apprezzato è stato l’intervento di Annalucia Cosimi, amica ed estimatrice del De Santis, che parlando dalla platea ha approfondito la riflessione sulla fede dell’autore già avviata dal Sindaco e che è oggetto della prefazione che lei stessa ha curato per il libro.
Leonardo Marigliani ha poi spiegato che l’obiettivo della pubblicazione, nel contesto dell’attuale Rinascimento culturale della Tuscia, è restituire a Carbognano ciò che Carbognano ha dato a Orlando De Santis e che lui ha espresso attraverso i suoi scritti. A seguire, un rapido excursus sulla vita dell’autore (la povertà, la guerra, il lavoro, lo studio da autodidatta e il dialogo con teologi e vaticanisti) ha permesso di introdurre e di comprendere la complessità del corpus lirico contenuto in “Poesie contadine”.
Il pathos della presentazione si è poi innalzato grazie all’interpretazione magistrale ed emozionante, a cura di Patrizia Pascale, cugina dei fratelli Marigliani, di tre delle poesie incluse nella silloge di Orlando De Santis: “A Giuseppina”, “Caro Stefano”, “Er concorso de pittura estemporanea”.
La parola è poi tornata a Stefano Marigliani che ha ribadito il fatto che “Poesie contadine” è nato spontaneamente su suggerimento di Giuseppina De Santis, figlia dell’autore: “Mamma ha riportato alle nostre menti il desiderio di nostro nonno di veder pubblicate le poesie che sono state scritte negli anni di suo pugno su fogli volanti.”
Infine, Stefano Marigliani ha illustrato la copertina del libro, ha presentato la fotografia in bianco e nero dal titolo “Carbognano, bomboniera della Tuscia” e ha descritto i vari elementi che compongono il logo che firma questo primo progetto condiviso dai fratelli Marigliani.
Orlando De Santis è riuscito a superare la guerra, la fame, la povertà; tutti lo ricordano solare, gioioso e auto-ironico. Nonostante le difficoltà e gli ostacoli, il Poeta Contadino è riuscito a lasciare un segno, un insegnamento che i suoi nipoti hanno voluto rimarcare e che adesso è responsabilità di tutti attuare, custodire e tramandare.
Al termine della presentazione, gli ospiti sono stati invitati a restare per un momento di incontro e per un brindisi in memoria di Orlando De Santis. Il rinfresco è stato anche l’occasione per l’acquisto delle copie del libro e per l’incontro con i curatori che si sono intrattenuti con gli ospiti e si sono dedicati ad una piacevole sessione di firmacopie.
Stefano Marigliani