Ieri sera, 9 agosto, nel corso di una mirata attività di presidio del territorio, i Carabinieri della Stazione di Onano, in collaborazione con i militari del Nucleo Operativo e Radiomobile della Compagnia di Montefiascone e delle Stazioni Carabinieri di Acquapendente e Grotte di Castro, all’interno di una località boschiva, hanno documentavano una proficua attività di spaccio di stupefacenti di cui avevano avuto notizia per la mole di giovani assuntori provenienti dell’alta Tuscia e della bassa Toscana che si rifornivano presso il market all’aperto. Sul posto, atteso il momento giusto per intervenire, i militari hanno colto in flagrante uno spacciatore che, vistosi scoperto, si è dato ad una disperata fuga aiutato dall’ambiente circostante pieno di rovi e sterpaglie e scelto dai venditori di morte proprio perché confacente alla necessità di garantirsi la fuga.
La tenacia dei Carabinieri non gli ha lasciato scampo e quando ha capito di essere ormai in trappola ha tentato il tutto per tutto lanciando verso i militari tutto ciò che trovava lungo il percorso, colpendo uno di loro con un sasso. I commilitoni del carabiniere ferito lo hanno comunque bloccato, giunti ormai nella fitta boscaglia, trovandolo in possesso di cocaina e di un ingente quantitativo di denaro contante frutto dello spaccio. Ispezionato, poi, il giaciglio, i carabinieri hanno rinvenuto armi, tra cui un pericolosissimo machete egli attrezzi del mestiere da spacciatore, ovvero bilance di precisione, e buste per confezionare le dosi di droga da vendere ai giovani disperati. Il fuggitivo, un cittadino marocchino ventiduenne, senza fissa dimora ed irregolare sul territorio italiano, si è rivelato essere una vecchia conoscenza delle Forze dell’Ordine già con diversi precedenti per spaccio di droga, attività che aveva praticato anche nei limitrofi boschi dell’Umbra. L’uomo, che è stato tratto in arresto sia per l’attività di spaccio che per l’aggressione nei confronti dei militari, è stato condotto presso la locale casa circondariale mentre i giovani acquirenti di droga saranno segnalati alla prefettura e saranno avviati ad un percorso di recupero così come previsto dalla legge. La capillarità dell’Arma sul territorio e l’orecchio teso ai segnali che da esso provengono hanno consentito ancora una volta di fornire una pronta risposta con una rapida attività conclusa a pochi giorni dal suo avvio. Il presente comunicato viene condiviso con la Procura della Repubblica di Viterbo e trasmesso per interesse pubblico.
PRESUNZIONE DI INNOCENZA
Il soggetto indagato è persona nei cui confronti vengono fatte indagini durante lo svolgimento dell’azione penale; nel sistema penale italiano la presunzione di innocenza, art 27 Costituzione, è tale fino al terzo grado di giudizio e la persona indagata non è considerata colpevole fino alla condanna definitiva.