È successo tutto in pochi minuti nel tranquillo quartiere residenziale di Orte: due carabinieri liberi dal servizio sono riusciti a bloccare e arrestare un cittadino tunisino che, in evidente stato di alterazione e gridando in maniera incontrollata, si era introdotto nel giardino di una casa privata.
L’episodio si è verificato nella nottata del 20 ottobre, quando uno dei due militari dell’Arma, residente proprio nella via in cui è avvenuto il fatto, ha udito delle grida provenire dall’esterno della propria abitazione. Preoccupato, si è affacciato alla finestra ed ha notato un uomo agitato all’interno del giardino di una casa vicina. Senza esitare, il carabiniere è sceso in strada per affrontare la situazione.
Una volta avvicinatosi, il militare si è qualificato ed ha invitato l’uomo a lasciare la proprietà privata. Tuttavia, lo straniero, anziché collaborare, ha reagito in modo violento, scagliandosi contro il carabiniere, dando inizio ad una colluttazione. La situazione è rapidamente degenerata, rendendo necessaria l’azione tempestiva del secondo carabiniere, anche lui residente nei paraggi che, allarmato dalle urla, è accorso in aiuto del collega.
Insieme, i due militari sono riusciti a immobilizzare l’uomo e a riportare la situazione sotto controllo, nonostante la resistenza opposta dallo straniero, che appariva in evidente stato di alterazione, probabilmente a causa dell’assunzione di sostanze stupefacenti.
Dopo averlo bloccato, i carabinieri hanno chiamato rinforzi ed un’ambulanza per verificare lo stato di salute dell’arrestato. L’uomo, di nazionalità straniera, già noto alle forze dell’ordine, è stato successivamente trasferito in caserma e posto in stato di arresto con l’accusa di lesioni e resistenza a pubblico ufficiale, nonché di violazione di domicilio.
Fortunatamente, i due carabinieri coinvolti nella colluttazione non hanno riportato gravi ferite, sebbene uno dei due abbia dovuto ricevere cure mediche per lievi contusioni.
L’intervento coraggioso e tempestivo dei due militari, nonostante fossero fuori servizio, ha permesso di evitare che la situazione potesse degenerare ulteriormente, dimostrando ancora una volta l’impegno e la dedizione delle forze dell’ordine, anche al di fuori del normale orario di servizio.
PRESUNZIONE DI INNOCENZA
Il soggetto indagato è persona nei cui confronti vengono fatte indagini durante lo svolgimento dell’azione penale; nel sistema penale italiano la presunzione di innocenza, art 27 Costituzione, è tale fino al terzo grado di giudizio e la persona indagata non è considerata colpevole fino alla condanna definitiva.
Il presente comunicato viene condiviso con la Procura della Repubblica di Viterbo, atteso l’interesse pubblico alla divulgazione della notizia.