Nella mattinata del 19 agosto Carabinieri della Compagnia di Viterbo hanno deferito in stato di libertà alla competente Autorità Giudiziaria un trentunenne viterbese per il furto di un cellulare in un negozio di articoli per la casa del centro storico; parallelamente anche un quarantaduenne campano è stato denunciato per la ricettazione di cellulare sottratto in bar non lontano. In entrambi i casi i telefoni erano stati lasciati momentaneamente su arredi dei locali, per essere poi rapidamente trafugati. Carabinieri della Sezione Radiomobile in pattuglia, supportati dai colleghi della Questura, li hanno fermati e perquisiti in piazza Martiri D’Ungheria, trovandoli in possesso dei telefoni rubati. Gli accertamenti sono stati confortati da apparati di videosorveglianza della zona. La refurtiva sotto sequestro è stata affidata ai proprietari.
Il presente comunicato viene trasmesso su autorizzazione della Procura id Viterbo, stante l’interesse pubblico alla divulgazione della notizia.
PRESUNZIONE DI INNOCENZA
Il soggetto indagato è persona nei cui confronti vengono fatte indagini durante lo svolgimento dell’azione penale; nel sistema penale italiano la presunzione di innocenza, art 27 Costituzione, è tale fino al terzo grado di giudizio e la persona indagata non è considerata colpevole fino alla condanna definitiva.