Il futuro nasce dal presente che si alimenta del passato, ognuno di noi è un tassello unico, fondamentale e insostituibile nel puzzle della storia. Francesco Andreotti è stato ed è parte della nostra storia. Ricordando Francesco vuole essere quindi non solo celebrare la memoria di un giovane che ci ha lasciato, ma vivere insieme un’avventura dello spirito, un’esperienza che trae linfa dall’esempio di chi come lui ci ha preceduto. Il pianoforte, il suo strumento, diviene così il mezzo per comunicare la poetica dell’anima, l’espressione di valori e sentimenti, la possibilità di relazione con gli altri, la condivisione di emozioni e di idee, la suggestione della bellezza. Protagonisti del concerto sono stati gli allievi del Liceo musicale Santa Rosa da Viterbo della professoressa Anna Lisa Bellini, concertista, docente e Presidente del Premio musicale dedicato a Francesco Andreotti.
L’evento è stato realizzato dal Laboratorio “Francesco Andreotti”, dallo stesso liceo, dall’Arci-Confraternita del SS. Sacramento e dal Comune di Capranica che ha messo a disposizione la splendida sala del Teatro romanico di San Francesco. Tra gli ospiti, il Dirigente Dott. Romolo Bozzo, Presidente onorario del Laboratorio Musicale Provinciale “F. Andreotti”, la sorella di Francesco, Daniela Andreotti, i rappresentanti dell’Arci-Confraternita, il Sindaco Dott. Pietro Nocchi che ha lodato l’iniziativa per l’alto valore culturale e sociale e ha comunicato la propria disponibilità e quella dell’Amministrazione per le attività del Laboratorio incentrate sui valori da trasmettere ai giovani. All’inizio della manifestazione musicale, la Prof.ssa Roberta Aniello, coordinatore del Laboratorio Musicale, ha letto due messaggi da parte del padre di Francesco sull’importanza dell’evento: “Francesco a noi dava bellezza in qualsiasi angolo della Sua vita”, ed ancora” Vorrei ringraziare i giovani musicisti per il loro impegno, la musica trasforma il suono in visione.” La prof.ssa Aniello ha ricordato la figura del giovane, scomparso il 17 febbraio del 2002 ad appena quindici anni, il cui ricordo è ancora vivo nella memoria della comunità capranichese. Ha sottolineato il suo esempio di impegno, la sua passione per lo studio e per la musica, le sue qualità intellettuali ed umane, ringraziando caldamente la Prof.ssa Bellini per la sua dedizione alla didattica pianistica e la sua vicinanza ai propri studenti, una vicinanza che non conosce confini nel tempo. << Attraverso le mani dei giovani esecutori di stasera, -ha ribadito la prof.ssa Aniello- compiremo un viaggio esteriore, attraverso luoghi, musicisti, epoche differenti ma soprattutto interiore, attraverso le nostre sensibilità, il nostro vissuto, dove sogni e ricorsi di sostanziano e sovrappongono”.
Il Laboratorio “F. Andreotti”, nasce nel 2002, per volere dell’allora sindaco Paolo Oroni, e, a 21 anni dalla sua fondazione, continua a trasmettere i valori della musica tramite lezioni-concerto, scambi culturali, concerti e concorsi. Il programma scelto ha evidenziato un percorso musicale capace di trasmettere emozioni, idee e suggestioni, tramite epoche diverse e lontane caratterizzate dalla presenza della genialità bachiana e due contributi cameristici che rivelano la capacità del pianoforte di dialogare con altri strumenti, il violino e il violoncello. Nella prima parte del concerto è stata eseguita in modo sensibile e puntuale, da parte di Ludovico Precoma, la Sonatina op. 168 del compositore e pianista austriaco A. Diabelli che mostra gli influssi di un Preromanticismo incipiente e due brani del compositore ed etnomusicologo Bela Bartók. Greta Filippi, con disinvoltura ha declinato l’equilibrio e la compostezza dell’Allemanda tratta dalla Suite francese n.3 per approdare al suono evanescente e sognante dell’Arabesque n. 1 di Claude Debussy. Alice Marinelli, si è cimentata nell’esecuzione della Mazurca op. 30 n.2 del polacco F. Chopin e con convinzione ha affrontato l’Allegro della Sonata KV545 di Mozart. Il giovane duo costituito da Ester Biaggi al violoncello e Daniele Fontana al pianoforte (classe di Musica d’insieme della prof.ssa Vitali) si è immerso nell’Elegia op. 24 di G. Fauré con intensità e maturità interpretativa. Daniele Tarantino ha dimostrato una raffinata capacità di affrontare stili differenti, dal complesso Preludio tratto dalla Suite inglese n.3 di J.S. Bach, all’Allegro molto della Sonata op. 10. n.1 di L.v. Beethoven mantenendo una morbidezza di tocco e un dominio assoluto della tastiera. La padronanza di Daniele Fontana nell’esecuzione del Preludio della Suite inglese n. 2 di J.S. Bach e nell’Allegro assai della Sonata di Mozart ha rapito il pubblico che ha apprezzato pienamente le sue doti virtuosistiche e le emozioni trasmesse dal linguaggio lisztiano di Un sospiro.
Una particolare suggestione è stata offerta dal duo costituito da Matteo Lucarelli al violino (classe di violino della prof.ssa Pisana) e Daniele Tarantino al pianoforte nell’esecuzione del primo tempo della Sonata romantica op. 105 di R. Schumann. La conclusione del concerto, affidata a Daniele Tarantino con l’esecuzione dell’impegnativo Allegro da Concierto di E. Granados, ha comunicato con generosità un caleidoscopio di emozioni, passionalità e fantasia. La capacità della musica, la più ineffabile delle arti, di sublimare la realtà, il forte messaggio di armonia e di bellezza donato dai ragazzi intervenuti, è stata un’occasione per riscoprire il bagaglio di emozioni che ognuno possiede, talvolta soffocato da una vita troppo spesso rivolta alla superficialità e all’effimero.
Roberta Aniello