Nel pomeriggio del 14 aprile, nel corso di un servizio di contrasto allo spaccio di sostanze stupefacenti, i Carabinieri della Stazione di Canino, insospettiti da un pedone che si aggirava nei pressi di una via sita nelle vicinanze di un boschetto, procedevano al controllo del giovane risultato di nazionalità italiana, trovandolo in possesso di un paio di dosi di sostanza stupefacente del tipo cocaina, verosimilmente acquistata poco prima all’interno dell’area boschiva.
Durante il controllo i Carabinieri, notavamo immediatamente che altre due ragazzi iniziavano a correre per sfuggire al controllo di militari, addentrandosi nella campagna circostante e far perdere le loro tracce. Subito si mettevano all’inseguimento, degli stessi bloccandoli poco dopo. I due risultati di nazionalità magrebina, senza fissa dimora sul territorio nazionale, venivano trovati in possesso di alcune dosi di sostanza stupefacente del tipo eroina e cocaina, pronte per essere spacciate, vario materiale per il confezionamento dello stupefacente e una cospicua somma di danaro, provento dello spaccio.
L’italiano veniva segnalato alla Prefettura di Viterbo in qualità di assuntore, mentre i due magrebini venivano denunciati in stato di libertà per detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti.
Il presente comunicato viene condiviso con la Procura della Repubblica di Viterbo e trasmesso per interesse pubblico.
PRESUNZIONE DI INNOCENZA
Il soggetto indagato è persona nei cui confronti vengono fatte indagini durante lo svolgimento dell’azione penale; nel sistema penale italiano la presunzione di innocenza, art 27 Costituzione, è tale fino al terzo grado di giudizio e la persona indagata non è considerata colpevole fino alla condanna definitiva.