Si è chiusa in questi giorni la stagione olivicola 2024/2025.
In Italia è stata una stagione segnata da rese molto basse, con una riduzione di circa il 2,5% rispetto alla resa media dello scorso anno.
E il Lazio e la provincia di Viterbo non hanno fatto eccezione, con una resa media stagionale di poco superiore al 10%, ma con una qualità del prodotto decisamente superiore alla scorsa stagione.
Ottimi risultati hanno avuto le cooperative che fanno capo alla Op Latium.
A fronte di un quantitativo di circa 135 mila tonnellate di olive molite nel Lazio, quasi il 10% sono state lavorate dalla Società Cooperativa Cesare Battisti a Vetralla, dalla Società cooperativa Agricola di Tuscania, dalla Società Cooperativa l’Olio di Blera e dal Frantoio della OP di Palombara Sabina.
Insomma, un segno tangibile della fiducia di cui gode la più grande Organizzazione di Produttori Olivicoli del Lazio, capace di offrire ai produttori di extravergine un servizio di consulenza completo dal campo al frantoio.
Aggregarsi in agricoltura è un segno di grande maturità delle aziende e diventare soci di una delle Cooperative della OP Latium è il modo migliore per farlo.
Le iscrizioni nelle rispettive compagini sociali sono aperte; spetta alle aziende saper cogliere questa occasione in vista del prossimo raccolto.
LT