“Per il distretto industriale serve un patto di coesione e sviluppo del territorio”
E’ quanto dichiara il presidente dell’Apea Antonio Sini in occasione dell’assemblea annuale
Territorio, unione, scelte condivise. Si è tenuta ieri pomeriggio nel palazzo comunale di Civita Castellana l’assemblea annuale dell’Apea, l’area produttiva ecologicamente attrezzata del distretto industriale, dal titolo ‘Distretto di nascita, uniti per scelta’ presieduta da Antonio Sini, a cui hanno preso parte i sindaci dei vari Comuni del distretto, Mauro Rotelli, presidente commissione ambiente e lavori pubblici alla camera, Enrico Panunzi, vicepresidente del consiglio regionale, l’ingegnere di Vizio, dirigente del consorzio unico industriale, Augusto Ciarrocchi, presidente di Confidustria ceramica, Tiziana Governatori e Giuseppe Crea, rispettivamente presidente e direttore di Federlazio Viterbo, le aziende associate. I saluti iniziali sono stati affidati al sindaco Luca Giampieri.
L’incontro ha voluto rappresentare un momento di riflessione sui progetti presenti e futuri con l’obiettivo di dare vita ad un patto di sviluppo del territorio con visioni condivise di innovazione e crescita. “In questi anni – ha detto Sini – abbiamo gettato le basi per creare un distretto che fosse una comunità dal punto di vista economico e sociale. Se non partiamo da questo ragionamento difficilmente potremmo portare avanti le iniziative. Questo patto di sviluppo dobbiamo scriverlo tutti insieme”.
Il presidente Sini è poi passato ad illustrare i progetti: “Dobbiamo puntare al miglioramento delle infrastrutture per creare comunità coese, vanno portati a compimento i collegamenti tra il distretto e il porto di Civitavecchia, è importante riattivare lo scalo merci di Borghetto. Il polo ceramico sta vivendo una fase cruciale, Civita Castellana è stata inserita nella Zona logistica semplificata e stiamo portando avanti le pratiche per l’ingresso nel consorzio unico industriale. Vogliamo creare un polo logistico sostenibile con servizio doganale per la gestione delle merci. Negli anni – ha dunque proseguito – abbiamo messo in atto progetti per il recupero di materie prime, il nostro prodotto ha centrato l’obiettivo del risparmio idrico; come obiettivo strategico per rendere i sanitari 100 percento green abbiamo intenzione di creare un consorzio nazionale di recupero dei sanitari dismessi che, diversamente, verrebbero gettati in discarica. Siamo leader di qualità, serve un marchio Igp che certifichi l’origine geografica del prodotto, la sua storia e la sua reputazione. Bisogna investire sulla formazione per non perdere le competenze. Infine, attraverso il progetto distretto cardioprotetto vogliamo incentivare la formazione dei dipendenti alle manovre salvavita”.
Unanime il sostegno della parte politica e datoriale del territorio. “Per la parte infrastrutturale stiamo facendo grandi progressi”, ha detto Mauro Rotelli. “Per il polo logistico – ha ripreso Panunzi – va pensato un progetto importante, i trasporti e la mobilita viaggiano su tante direttrici. Dobbiamo collegare il polo con Civitavecchia”. “La rete è fondamentale – ha detto il presidente Romoli collegandosi da remoto -, così come la formazione verso cui come provincia ci siamo attivati da tempo”. Positivo anche il giudizio del numero uno di Confindustria ceramica Augusto Ciarrocchi e della presidente di Federlazio Tiziana Governatori. Seguirà la formazione di un team tecnico dove tutti i protagonisti del distretto saranno chiamati a redigere il programma di sviluppo.