L’aula interattiva mobile sosterà in città dal 3 al 5 aprile e coinvolgerà più di 200 studenti e la cittadinanza in un percorso educativo sul corretto utilizzo degli strumenti digitali.
Il progetto è patrocinato dalla Regione Lazio, dal Comune di Viterbo e altre istituzioni pubbliche e private.
Da lunedì 3 fino a mercoledì 5 aprile, la città di Viterbo ospiterà a piazza dei Caduti la prima tappa nel Lazio di “SmartBus”, un progetto di Huawei e Parole O_Stili che offrirà, nelle mattinate dei giorni prescelti, sessioni gratuite di formazione a più di 200 studenti e studentesse delle scuole secondarie di primo grado di Viterbo che hanno aderito all’iniziativa, con l’obiettivo di stimolare un adeguato livello di consapevolezza personale sul tema della sicurezza in internet e sulle opportunità e i rischi legati all’utilizzo degli strumenti digitali.
Nel pomeriggio degli stessi giorni, l’aula itinerante di Huawei e Parole O_Stili accoglierà anche tutti i cittadini che volessero migliorare le proprie conoscenze sui temi della cybersecurity, della privacy e dell’utilizzo degli strumenti digitali con test di valutazione del loro livello di consapevolezza e di percorsi formativi simili a quelli rivolti alle scolaresche ma rielaborati per utenti adulti.
Il progetto SmartBus è patrocinato da Regione Lazio, Comune di Viterbo e dall’associazione di categoria ASSTEL, con la partnership tecnica di Fastweb, SpazioUau, G2EVENTI e EventRent. Per le altre tappe, l’iniziativa è patrocinata anche dalle Regioni Piemonte, Lombardia, Toscana e Campania, dai Comuni di Torino, Settimo Torinese, Novara, Bergamo, Brescia, Cremona, Pisa, Livorno, Grosseto, Frosinone, Caserta, Salerno e Napoli, oltre che dalla Fondazione Piemonte Innova.
Lo SmartBus, il cui percorso è iniziato a Torino lo scorso 6 febbraio, è un’aula interattiva mobile attrezzata con dispositivi digitali che farà tappa in 15 città di 5 regioni italiane coinvolgendo oltre 4.500 studenti e studentesse che potranno prendere parte a momenti formativi attraverso la speciale APP didattica interamente sviluppata da Parole O_Stili per il progetto. Su SmartBus saranno presenti tutor che avranno il compito di creare un ambiente di apprendimento coinvolgente, interattivo e divertente, utile affinché ragazzi e ragazze possano relazionarsi attraverso attività che simulano situazioni potenzialmente rischiose come richieste di condivisione di dati o foto.
All’insegna del motto #CYBERSICURIABORDO, la formazione offerta dal programma SmartBus renderà gli studenti e le studentesse capaci di meglio discernere quali risorse online sono adeguate alla loro età e più consapevoli delle diverse misure protettive da adottare per proteggersi in rete come l’utilizzo di software antivirus, l’aggiornamento dei dispositivi, la scelta di password complesse e la configurazione dei social network per massimizzare la privacy dei dati. Le scolaresche impareranno inoltre a navigare online con la stessa cautela che utilizzerebbero nella vita reale e a segnalare immediatamente qualsiasi contatto inappropriato a un insegnante o a un genitore.
“Dopo il successo ottenuto da SmartBus in altri paesi d’Europa, siamo orgogliosi di inaugurare il progetto anche qui in Italia, con un format e dei contenuti ripensati in maniera specifica per i cittadini del nostro Paese. Le minacce legate all’utilizzo della rete sono diventate un problema che deve essere affrontato con una costante opera di sensibilizzazione sui rischi di Internet. Con questo in mente, Huawei ha sviluppato SmartBus per fornire agli studenti di età compresa tra i 10 e i 14 anni, ma anche ai loro insegnanti e familiari, le informazioni di cui hanno bisogno su sicurezza online, protezione dei dati personali e cyberbullismo” ha dichiarato Wilson Wang, CEO di Huawei Italia.
Secondo un’indagine Ipsos-Changes Unipol del 2022, il 30% degli italiani non percepisce il cyber risk come un pericolo, mentre il 17% dei cittadini non è in grado di valutare questo rischio e le relative conseguenze, evidenziando poca consapevolezza e molta vulnerabilità. Relativamente all’adozione di misure per proteggersi dai rischi informatici, oltre 1 Italiano su 2 cerca di contrastare il cyber risk fornendo solo i dati indispensabili ed evitando la condivisione di foto, pratica invece molto comune tra i più giovani che manifestano una bassissima percezione del rischio correlato alla pubblicazione di immagini proprie sui social network.
Le insidie presenti in rete per i giovanissimi sono numerose. Sempre nel 2022 la Polizia postale e delle comunicazioni e i Centri operativi sicurezza cibernetica hanno registrato un aumento dei soggetti (persone o siti web) individuati e deferiti per reati connessi ad abusi tecnomediati a danno di minori. In particolare, l’adescamento online ha coinvolto maggiormente la fascia dei pre-adolescenti (10-13 anni). Mentre i casi di cyberbullismo, in leggera diminuzione, hanno interessato principalmente la fascia di età 14-17 anni.
“Avere a Viterbo lo SmartBus di Huawei e Parole O_Stili è un’ulteriore dimostrazione di centralità che la nostra città sta acquisendo a livello nazionale. Sono infatti solo 15 le città toccate dal progetto di cui i nostri studenti potranno usufruire. Viterbo conferma il proprio investimento nell’educazione e nelle nuove generazioni, aprendo le porte alle avanguardie educative. Il nostro ringraziamento a Huawei e a Parole Ostili per questa opportunità” ha affermato Chiara Frontini, sindaca di Viterbo, non presente all’iniziativa perché impegnata a Betlemme in occasione dell’evento Macchine di Pace per il decennale del riconoscimento Unesco della Rete delle grandi Macchine a Spalla. A ricordarlo anche il vice sindaco e assessore alla cultura e all’educazione Alfonso Antoniozzi, che ha aggiunto: “Un lavoro davvero prezioso quello portato avanti attraverso il progetto SmartBus. Chi fa uso della rete è sempre esposto a rischi. Spesso i segnali sono difficili da individuare, perché in molti casi non sappiamo chi si nasconde dietro alcuni profili. Per i ragazzi questi rischi sono ancora maggiori. E proprio a loro vanno forniti tutti gli strumenti per poter discernere tutto quello che si trova su internet. È nostro dovere contribuire a creare una società più consapevole. La sicurezza dipende dalla consapevolezza dell’uso che si fa della rete e di come si gestiscono i rischi derivanti dall’uso delle nuove tecnologie”.
“Il progetto SmartBus si inserisce a pieno nelle policy di prevenzione e contrasto al Cyberbullismo previste dalla Legge 71/2017. Una opportunità per gli studenti delle scuole secondarie di I grado di riflettere sulle problematiche connesse alla rete” aggiunge Rosanna Giliberto, consigliera comunale delegata all’educazione e ai rapporti con le scuole.
Mentre, Francesca Pietrangeli, consigliera comunale delegata alle nuove generazioni, ha affermato “Siamo felici che lo SmartBus faccia tappa nella nostra città, per consentire ai ragazzi di acquisire maggior consapevolezza sui rischi connessi ad internet e all’uso degli strumenti digitali, ormai di uso quotidiano per i nostri giovani. Ci auguriamo che vorranno cogliere questa occasione per la loro sicurezza e per confrontarsi con personale qualificato”. In piazza dei Caduti anche Katia Scardozzi, assessore alle politiche per l’innovazione tecnologica e digitale, che ha ribadito l’importanza dell’iniziativa sia per gli adulti, sia per i giovani. “In molti casi sono i nostri figli a insegnarci il funzionamento di alcuni strumenti digitali. Spesso però, purtroppo, non hanno la piena consapevolezza di quello che in realtà stanno facendo. Su questo, un ruolo importante ce lo hanno gli adulti: le stesse famiglie, gli insegnanti, ma anche le istituzioni che a vario titolo hanno la possibilità di fornire strumenti utili a prevenire spiacevoli e pericolosi episodi. Penso in particolar modo alla Polizia postale, ma anche aziende e associazioni come in questo caso”.
“Con entusiasmo abbiamo intrapreso questo percorso che ci offre, ancora una volta, la straordinaria opportunità di poter stare al fianco di tantissimi ragazzi e ragazze, di insegnanti e di cittadini per aiutarli ad acquisire un’adeguata consapevolezza sull’utilizzo degli strumenti digitali. Un‘occasione speciale che ci permette di portare i 10 principi del Manifesto della Comunicazione non ostile in giro per l’Italia, con la speranza che il prossimo anno possano essere raggiunte anche tante altre regioni. La partnership si arricchisce anche della speciale presenza della Polizia Postale che, in alcune tappe del tour, sarà a bordo del bus per mettersi in dialogo diretto con le nuove generazioni. Tre realtà diverse e una sola parola d’ordine: cybersicurezza” – ha dichiarato Rosy Russo, Presidente dell’Associazione Parole O_Stili.
Piemonte: 6-9 febbraio a Torino, 10, 13 e 14 febbraio a Settimo Torinese, 15-17 febbraio a Novara;
Lombardia: 22-24 febbraio a Bergamo, dal 28 febbraio al 2 marzo a Brescia, dal 7 al 9 marzo a Cremona;
Toscana: 14-16 marzo a Pisa, 21-23 marzo a Livorno, 27-29 marzo a Grosseto;
Lazio: 3-5 aprile a Viterbo, 12-14 aprile a Latina, 18-20 aprile a Frosinone;
Campania: 26-28 aprile a Salerno, 3-5 maggio a Caserta, 9-12 maggio a Napoli.
Il progetto “SmartBus” lanciato in Europa nel 2019, si inserisce nell’ambito di TECH4ALL, il programma globale di Huawei che pone la tecnologia al servizio delle persone e dell’ambiente con numerosi progetti portati avanti in tutto il mondo insieme a partner locali e internazionali con l’obiettivo di promuovere l’inclusione digitale e la conservazione della natura. Dal lancio e fino a settembre 2022, SmartBus ha visitato più di 300 scuole in 8 Paesi, tra cui Spagna, Portogallo, Belgio e Paesi Bassi, coinvolgendo oltre 65.000 tra studenti, genitori e insegnanti.
Per maggiori informazioni su Huawei SmartBus è possibile visitare la pagina web dedicata: https://huawei.eu/what-we-do/smartbus