Nella mattina del primo luglio, i Carabinieri delle Compagnie di Viterbo e Civitavecchia (RM) hanno dato corso ad ampio servizio congiunto di contrasto ai gruppi criminali dediti ai furti tra la costa e l’entroterra dell’alto Lazio. Un servizio che ha visto muovere sul territorio pattuglie in uniforme ed in abito simulato, culminato con l’arresto in flagranza di 5 persone; i militari della Sezione Operativa del Nucleo Operativo e Radiomobile del capoluogo in sinergia con i colleghi della Sezione Operativa di Civitavecchia li hanno sorpresi in area parcheggio dell’ospedale “Belcolle”, mentre questi ultimi erano intenti a rovistare all’interno di un’autovettura appena parcheggiata da un utente della struttura. I cinque, un venticinquenne e due trentenni di Civitavecchia, un ventenne di Aprilia (LT) ed un cinquantunenne di Cerveteri (RM), avevano forzato un finestrino, non avvedendosi del sopraggiungere dei militari. Una contestuale perquisizione dell’autovettura noleggiata e parcheggiata poco distante dai fermati, ha consentito il sequestro di guanti e forbici ritenuti utili all’effrazione.
All’esito delle operazioni coordinate dalle Centrali Operative, gli arrestati sono stati ristretti in camera di sicurezza, a disposizione della competente Autorità Giudiziaria la quale ha convalidato gli arresti per tutti. Inoltre per due degli arrestati è stata disposta la misura cautelare dell’obbligo di dimora con prescrizione di non allontanarsi dalla propria abitazione dalle ore 20.00 alle ore 06.30, mentre i restanti sono stati rimessi in libertà. Nei confronti di tutti, questa mattina, la locale Questura ha emesso il provvedimento di rimpatrio nei propri comuni di residenza ed il divieto di ritorno nel comune di Viterbo per tre anni.
Il presente comunicato viene condiviso con la Procura della Repubblica di Viterbo e trasmesso per interesse pubblico
PRESUNZIONE DI INNOCENZA
Il soggetto indagato è persona nei cui confronti vengono fatte indagini durante lo svolgimento dell’azione penale; nel sistema penale italiano la presunzione di innocenza, art 27 Costituzione, è tale fino al terzo grado di giudizio e la persona indagata non è considerata colpevole fino alla condanna definitiva