Associazioni, imprenditori e imprenditrici, liberi cittadini e cittadine hanno spontaneamente dato il proprio contributo per permettere alla nostra meravigliosa e secolare città di colorarsi e risuonare all’insegna della libertà, del rispetto e dell’accoglienza. L’obiettivo era quello di animare il centro storico con una nuova energia, per mostrare e rendere visibili le molte forze positive che vibrano nella nostra comunità: crediamo fermamente che questo obiettivo sia stato pienamente centrato.
Come Arcigay Viterbo abbiamo da subito risposto entusiasti all’invito di Irene Temperini e Francesco Cerra a prendere parte alla manifestazione proponendoci tramite l’allestimento di uno spazio informativo, aperto, interattivo, colorato e musicale, nella preziosa Piazza delle Erbe. Lo spazio allestito da Arcigay Viterbo è stato visitato, nonostante le condizioni metereologiche non sempre favorevoli, nelle tre giornate della manifestazione, da un numero crescente di cittadine e cittadini che hanno dimostrato appoggio, sostegno e comprensione verso le istanze che la nostra associazione porta avanti a difesa di tutte e tutti, a difesa della pluralità come della singolarità e soprattutto della visibilità della Comunità LGBT+. Essere presenti, essere presenti in quel luogo, farci conoscere, spiegare e spiegarci, aprirci al dialogo e alla comunità, fornire uno spazio sicuro per chiunque sentisse di avvicinarsi, è stato per noi un momento fondativo e un successo di cui andiamo orgogliosi, e per il quale non possiamo che ringraziare gli organizzatori che hanno creduto in noi e nel fatto che la manifestazione dovesse necessariamente comprendere chiunque volesse mettersi in gioco per una Viterbo aperta, colorata, libera da pregiudizi e negatività, insomma, una Viterbo che guardasse positivamente e con speranza sia al presente che al futuro.
Siamo venuti a conoscenza sin da subito delle numerose polemiche relative alla nostra partecipazione e dei mal riusciti tentativi di escludere Arcigay Viterbo da Piazza delle Erbe. I protagonisti di questa volontà escludente hanno dovuto confrontarsi con una indubitabile realtà: Arcigay Viterbo è presente, e non è disposta ad arretrare di fronte a più o meno organizzate manovre di invisibilizzazione. Senza dubbio in questa battaglia sommersa è stato fondamentale il sostegno e la vicinanza degli organizzatori, che ci hanno supportato nel rispondere ai tentativi di esclusione con l’unica cosa che contava e che conta: affermare e rispettare la nostra presenza. Chi voleva escludere si è trovato di fatto solo e senza supporto nel proprio intento retrogrado di discriminare e nascondere, si è trovato di fronte a un organismo di cuori e menti concordi e saldi nel rigettare la paura e l’odio, e proprio in virtù di questa solitudine, ha perso. Le spinte all’invisibilizzazione, alla discriminazione e all’esclusione della Comunità LGBT+ sono un qualcosa che conosciamo benissimo, un fenomeno nazionalmente e internazionalmente riconosciuto e contro cui ci ergiamo con forza e determinata consapevolezza.
Arcigay Viterbo è nata per dare voce e visibilità a chi voce e visibilità non aveva e non ha. L’occasione di Viterbo in Festa ci ha confermato che non siamo gli unici a perseguire questo obiettivo. Ci teniamo a sottolineare nuovamente un punto centrale: il nostro appoggio agli organizzatori di questo importante evento. Diverse entità sul territorio (a mezzo stampa o social), stanno promuovendo comunicazioni strumentali contro la manifestazione e la sua riuscita, nel goffo tentativo di oscurarne gli innegabili successi conseguiti in una sterile polemica ex post. Arcigay Viterbo si schiera dalla parte della legalità. Siamo certi che le autorità competenti dirimeranno calunnie e fatti nel loro lavoro di indagine, e che queste spiacevoli criticità non saranno bastevoli a oscurare l’enorme, sorprendente e rinfrescante energia che Viterbo ha dimostrato di poter manifestare.
Arcigay Viterbo