Dopo l’approvazione della delibera di Giunta della Regione Lazio per il Piano dei Porti di Interesse Economico regionale, con cui si individua anche Tarquinia quale sito per la realizzazione di queste infrastrutture, appare opportuno delineare l’iter con cui, da più di 40 anni, il Comune di Tarquinia ha cercato la realizzazione di un “Porto turistico” nel suo territorio.
In prima battuta, è da rilevare che la stessa localizzazione utilizzata per la proposta dell’attuale progetto del porto turistico era indicata già dal 1968 nel P.R.G. vigente del Comune di Tarquinia, quando ancora non si parlava di “Piano dei Porti”.
Negli anni ‘80, nello stesso momento nel quale vedeva la luce a Civitavecchia l’iniziativa per la realizzazione del porto turistico “Riva di Traiano”, viene avanzata la prima proposta, giudicata però “non opportuna” per la contemporaneità delle due iniziative.
A febbraio del 1985 viene pubblicato dalla Regione Lazio il primo “Piano Preliminare di Coordinamento dei Porti”, nel quale vengono date indicazioni per la possibile realizzazione di un porto in sponda destra alla foce del fiume Marta “darsena interna” ed inizia un lungo e travagliato iter per l’approvazione del progetto.
Quando nel 1998 la Regione Lazio pubblica l’“Aggiornamento del Piano di Coordinamento dei Porti”, si prende atto che quella proposta sia nel complesso fattibile dal punto di vista tecnico, salvo necessari e dovuti approfondimenti.
Nel 2004, dal Sindaco Alessandro Giulivi viene sottoscritto il “Protocollo d’intesa tra il Comune di Tarquinia e la Regione Lazio per la realizzazione del Porto Turistico in sponda destra della foce del fiume Marta” e il 5 maggio di quello stesso anno è convocata la Conferenza di Servizi per l’esame del progetto preliminare, in cui viene espresso parere favorevole condizionato alla rimozione di alcuni vincoli ostativi.
Soltanto il 09 marzo 2009, con la riconvocazione della Conferenza di Servizi, l’“Area Difesa Suolo” della Regione Lazio modifica il parere espresso nella Conferenza di Servizi del 2004 e dichiara “non opportuna la realizzazione del porto” e l’area Urbanistica e Beni Paesaggistici conferma il parere di non compatibilità con il P.T.P.
La Conferenza di Servizi viene chiusa e, preso atto dei dissensi fra le varie Amministrazioni, si invia per la decisione alla Conferenza Unificata, che esprime parere di non competenza.
Alla luce di quanto sopra, preso atto dei vincoli e degli ostacoli non superabili rappresentati dalla Regione Lazio in quella sede, nel luglio 2012 viene presentata al Comune di Tarquinia una nuova proposta progettuale per la realizzazione di un porto turistico. Il progetto, a firma dell’Arch. Leonardo Maria Proli, pone particolare attenzione agli aspetti ambientali ed alle problematiche costiere e prevede la realizzazione di una struttura portuale di circa 600 posti barca, localizzata sulla fascia di costa a confine con la foce del fiume Marta, sponda sinistra.
Questo ultimo progetto viene immediatamente inviato alla Regione Lazio con richiesta d’inserimento della stessa nel Piano dei Porti.
Oggi, la Giunta della Regione Lazio ha approvato il Piano dei Porti che prevede la possibilità di realizzare un approdo turistico localizzato come contemplato nella proposta inviata nel 2012 dal Comune di Tarquinia.
Con questa delibera si raggiunge un passo importante per la definitiva entrata in vigore del principale strumento per la piena valorizzazione delle coste del Lazio in chiave economica, turistica e commerciale, tenendo conto, rispetto al primo Piano del 1998, della maggiore esigenza di preservare la tutela delle coste e del paesaggio e, per Tarquinia, i tempi di realizzazione possono essere veramente brevi, poiché il progetto è già operativo.
Il Sindaco Alessandro Giulivi si ritiene molto soddisfatto della deliberazione regionale: “Finalmente, anche Tarquinia avrà il suo porto, un’opera dal preminente interesse pubblico che diventa strategica per lo sviluppo territoriale, non solo della città ma di tutta la provincia.
Questa infrastruttura darà un importante contributo ad attrarre turismo di qualità e sarà volano per tutto il comparto economico e occupazionale.
Dopo anni passati a stabilire i migliori criteri per la realizzazione di un Piano regionale organico e attento anche a tutti gli aspetti ambientali, oggi siamo arrivati alla fase concreta di attuazione e l’Amministrazione Comunale è già pronta per mettere in campo quanto sarà necessario alla realizzazione di questo progetto fondamentale per la valorizzazione della nostra città.”