Ho accolto con grande piacere il lavoro svolto dalla consulta del volontariato, con la quale mi congratulo, sfociato nella presentazione di un ordine del giorno per l’adesione del comune di Viterbo alla disability card. Un’iniziativa che risponde alla politica fortemente sostenuta dalla Lega in favore delle disabilità e che ha già portato, anche al comune di Viterbo, a mettere in atto dei provvedimenti concreti. Mi riferisco all’adesione della nostra città, su proposta della Lega in consiglio comunale, alla piattaforma CUDE, una banca dati nazionale che semplifica la mobilità delle persone disabili.
Una volta inserita la targa nel Cude, possono parcheggiare negli stalli di tutta Europa, muoversi in ogni ZTL di città e paese senza dare preventiva comunicazione o dover compilare moduli e documenti. La disability card si innesta nell’architettura di un Paese che si sta strutturando a misura pure di quelle persone che vivono una situazione di svantaggio: l’Italia, grazie anche al ministro Erika Stefani, ha aderito fin da subito al progetto pilota dell’Unione Europea, già dal 10 novembre 2021.
Dopo l’adesione al Cude del comune di Viterbo, quindi, anche la disability card è un altro tassello che si aggiunge al mosaico di un sistema locale che vuole semplificare la vita alle persone più fragili, sburocratizzando alcune attività quotidiane e facilitando l’accesso ai servizi, soprattutto quelli essenziali. Credo sia un segno di civiltà e di grande sensibilità, di cui andare fieri, il fatto che il nostro Comune stia, giorno dopo giorno, incanalandosi in questo sistema dove tutti possono godere delle stesse opportunità. Per quanto riguarda la disability card ora arriva la fase più delicata, quella in cui la giunta dovrà individuare i contenuti, ossia i servizi da includere. Al riguardo, non solo mi sono reso disponibile, ma ho caldeggiato il coinvolgimento del consiglio comunale, al fine di permettere a tutte le forze politiche di dare il proprio contributo in una tematica così importante e delicata.
Credo anche che sia utile e doveroso che il Comune di Viterbo stimoli anche gli del distretto socio sanitario di cui è capofila, a promuovere queste politiche in favore della disabilità, a iniziare dall’adesione alla disability card, per cui ci si potrebbe muovere anche presso i privati per stipulare convenzioni finalizzate alla fruizione di strutture ricettive, musei, teatri, cinema. Differentemente da quanto si possa credere, non sono ancora molti i Comuni che hanno attivato strumenti e servizi a supporto delle disabilità, per questo credo che quello che sta facendo il comune di Viterbo è importante e ci distingue orgogliosamente.
Andrea Micci
Consigliere comunale Viterbo
Lega