Autorità nazionale anticorruzione (Anac), su un totale di 26mila stazioni appaltanti, solo 1.571 sono quelle qualificate. E il Comune di Viterbo fa parte di quel numero esiguo, meno del 10% inserito nell’elenco delle stazioni appaltanti e delle centrali di committenza qualificate. “Un dato importante – sottolinea la sindaca Chiara Frontini –, lo è ancor di più a seguito dell’obbligatorietà della qualificazione delle stazioni appaltanti prevista dal nuovo codice degli appalti a partire dallo scorso 1 luglio”.
In base al nuovo codice – si legge sul sito Anac – bisogna essere qualificati per poter effettuare affidamenti di contratti di lavoro di importo superiore a 500mila euro, e di servizi e forniture d’importo superiore alle soglie previste per gli affidamenti diretti. “Un risultato importante per il Comune di Viterbo – aggiunge la sindaca Frontini – che va a riconoscere e a confermare la validità del lavoro portato avanti dall’ente, sempre nel rispetto delle procedure e in linea con quanto disposto dalla vigente normativa in termini di trasparenza e anticorruzione”.