Viterbo sempre più città Unesco. Si sono tenuti nei giorni scorsi una serie di incontri dedicati alla città dei papi e alle ricorrenze che verranno celebrate proprio in questo anno, legate al riconoscimento Unesco delle feste della Rete delle grandi Macchine a spalla italiane, di cui fa parte il Trasporto della Macchina di Santa Rosa.
A Viterbo, per l’occasione, oltre alla referente dell’elemento Feste della Rete delle grandi macchine a spalla e responsabile tecnico-scientifico del progetto Unesco, Patrizia Nardi, anche Francisco López Morales, tra i massimi esperti al mondo in materia UNESCO che segue la Rete da molti anni come candidatura “innovativa e di indirizzo all’UNESCO”, già ospite della città nel periodo precedente il conferimento del prestigioso riconoscimento internazionale.
“Un grande onore aver avuto con noi il professor Morales – ha sottolineato la sindaca Chiara Frontini, dopo averlo accolto a Palazzo dei Priori e avergli mostrato i capolavori di Sebastiano del Piombo all’interno del museo dei Portici, insieme alle opere pittoriche delle artiste Bonaria Manca e Maria Prymachenco -. In questi giorni abbiamo lavorato con Patrizia Nardi per la progettazione dei protocolli internazionali che a breve legheranno la nostra città e la Rete a Messico e Colombia, abbiamo lavorato per la definizione del programma delle celebrazioni del decennale dal riconoscimento UNESCO e messo a punto i dettagli dell’arrivo della mostra Macchine di Pace che, dopo Betlemme e Praga, sarà inaugurata a Viterbo il prossimo 22 agosto. Sempre a Viterbo, in questa settimana, si è inoltre tenuta la riunione del tavolo tecnico di coordinamento tecnico-scientifico con la dottoressa Nardi e le comunità festive di Sassari, Nola e Palmi – ha proseguito la sindaca, tra le cui deleghe a interim ha anche quella della promozione del brand Unesco. Presente agli incontri anche il presidente del Sodalizio Facchini di Santa Rosa Massimo Mecarini.
“Essere città insignita di un patrimonio UNESCO – ha aggiunto Frontini – significa dover essere capaci di coniugare l’orgoglio per la propria identità con i valori universali che reggono la Convenzione. C’è da lavorare ancora molto per questa consapevolezza, ma sarà una delle sfide più belle dei prossimi anni”. E a proposito di consapevolezza, anche le parole di Patrizia Nardi ribadiscono e confermano alcuni importanti concetti espressi dalla sindaca: “Con il lavoro portato avanti in questi giorni a Viterbo siamo certi di aver aggiunto un altro tassello importante nella gestione e governance del patrimonio culturale immateriale sul tema della condivisione e collaborazione con i soggetti istituzionali che sostengono e partecipano alla salvaguardia di un Patrimonio UNESCO. La Rete, riunita a Viterbo in via straordinaria dal coordinamento tecnico-scientifico alla presenza del prof. López Morales, ha condiviso linee guida importanti per la programmazione finalizzata alle celebrazioni per i dieci anni del riconoscimento Unesco e per il ventennale della Convenzione 2003, tra cui importanti attività di cooperazione internazionale sulla traccia delle azioni che la Rete sta mettendo in atto con “Machines for Peace”. Ringrazio la sindaca Frontini per aver aderito, insieme al Sodalizio dei Facchini di Santa Rosa, a un progetto pre-pandemia di cooperazione internazionale, un protocollo di valorizzazione e lavoro con la città messicana di Queretaro al quale stiamo lavorando da qualche tempo insieme ai Facchini e nella quale città ha sede il magnifico complesso monumentale dedicato a Santa Rosa di Viterbo, Patrimonio Unesco. Verrà consolidato il rapporto con l’America Latina anche attraverso un accordo con la Colombia, grazie anche al lavoro diplomatico che il Comune di Viterbo ha avviato con l’Ambasciata colombiana in Italia e per il quale ho già coinvolto la presidenza di ICOMOS Columbia, che ha aderito con grande interesse al progetto”.
“Nel corso delle riunioni tenutesi con la sindaca Frontini, con Patrizia Nardi, focal point del progetto Unesco e con il professor Morales, molto vicino da tanti anni a Viterbo e alla Rete – ha aggiunto il presidente del Sodalizio Facchini di Santa Rosa Mecarini – sono emerse tutte le condizioni e tutto l’entusiasmo per poter affrontare progettazioni complesse e festeggiare nella maniera più gioiosa e degna possibile il 4 dicembre, anniversario del decennale del riconoscimento che coincide con il 45º anno dalla fondazione del Sodalizio dei Facchini di Santa Rosa e il ventennale della Convenzione Unesco 2003. Abbiamo pianificato insieme e in sinergia alcune date per le celebrazioni a Viterbo attorno al Trasporto della Macchina, e fino all’autunno inoltrato, verso il 4 dicembre. C’è stata e c’è molta concordia nella convinzione della necessità di lavorare insieme per far riconoscere a tutti l’importanza dell’essere un Patrimonio dell’Umanità. E l’importanza della collaborazione che c’è tra coordinamento tecnico-scientifico, comunità detentrici del riconoscimento, istituzioni e le 36 associazioni riunite in GRAMAS. L’apporto e l’incoraggiamento preziosissimo del prof. Morales è stato ancora una volta un valore aggiunto e un vero e proprio propellente per affrontare le nuove sfide che ci attendono, tra le quali il convegno internazionale dei patrimoni immateriali in ottobre e la prosecuzione della mostra Macchine di Pace, il cui messaggio forte ed efficace dovrà giungere in tutta Europa e in tutto il mondo”.